calcionapoli1926 rubriche L’ultimo ballo di Kvara, la testata del Cholito e il poker azzurro: gli ultimi 10 Milan-Napoli

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L’ultimo ballo di Kvara, la testata del Cholito e il poker azzurro: gli ultimi 10 Milan-Napoli

Bruno Stampa

Le assenze in difesa di Koulibaly e Ghoulam non possono rappresentare un alibi per il Napoli che, nel posticipo della ventunesima giornata di Serie A, vuole consolidare il terzo posto aumentando il proprio vantaggio proprio nei confronti del Milan, guidato da Vincenzo Montella. L'approccio lascia decisamente ben sperare Maurizio Sarri visto che in nove minuti la partita prende una direzione molto evidente: Lorenzo Insigne e José Maria Callejon firmano un uno due micidiale che suona la sveglia al Milan, sotto 0-2 quando il cronometro non ha nemmeno scavallato i dieci minuti. Cerca gloria anche Mertens nella gelida serata del Meazza, ma a tu per tu con Donnarumma si fa intimorire dalla presenza del portiere allora diciottenne. La prima timida risposta del Milan è nei piedi di Suso che col compasso crossa il pallone in area ma Gustavo Gomez impatta male. Può essere solo il Napoli, allora, a dare un'effettiva speranza al Diavolo e lo fa con Jorginho, autore di una sbavatura clamorosa in fase di costruzione, che apre il campo a Kucka, autore del gol dell'1-2, che riporta a contatto il Milan. Il secondo tempo è teatro di poche emozioni: nel Napoli, ci prova Insigne invano da centrocampo senza neanche avvicinarsi alla porta, d'altro canto il Milan prova a raschiare dal fondo del barile tutte le risorse necessarie a strappare un pareggio che avrebbe del clamoroso e ci spera addirittura con Donnarumma che, a recupero ormai scaduto, sale nell'area del Napoli e stacca di testa su una traiettoria arcuata di Suso su punizione, ma Reina c'è e si stende sul pallone. A San Siro, con troppa sofferenza in virtù dello spettacolo offerto e delle occasioni non portate a proprio vantaggio, il Napoli batte di misura il Milan e fa un passo importante nella rincorsa a un posto in Champions League.