Il gol della paura, l’esonero di Mazzarri e le lacrime di Insigne: gli ultimi 10 Napoli-Genoa

L'ultimo confronto tra Napoli e Genoa coincide anche con uno dei momenti topici della scorsa stagione, conclusasi con la festa del popolo partenopeo per la vittoria del quarto scudetto. Il cammino che ha portato al traguardo è stato tuttavia pieno di alti e bassi e uno degli ostacoli più clamorosi vede la capolista inciampare con appena 180 minuti ancora da giocare. E' la sera dell'11 maggio 2025 e, nel match valido per la trentaseiesima e terzultima giornata di Serie A, il Napoli deve ribattere al colpaccio dell'Inter, galvanizzata dalla qualificazione in finale di Champions League, contro il Torino. Le premesse affinché scorra tutto in serenità ci sono, con un Genoa tranquillo e pieno di seconde linee, alcune anche molto giovani. Eppure, i ragazzini della compagine ligure si rivelano all'altezza di un palcoscenico tanto prestigioso: il Napoli passa in vantaggio dopo un quarto d'ora con la premiata ditta McTominay-Lukaku, che vede Big Rom in rete su assist pregevole del centrocampista scozzese. I ragazzi di Vieira non stanno a guardare e, dopo aver guadagnato campo e acquisito un po' di fiducia, ribattono anche nel tabellino. E' Ahanor, classe 2008, a silenziare il Maradona, con un colpo di testa che finisce in fondo al sacco grazie a una deviazione di Meret, che si traduce formalmente con l'autorete del portiere. Nella ripresa, sale in cattedra il socio di Lukaku, Jack Raspadori: McTominay, ancora una volta in serata di grazia, serve il suo secondo assist, questa volta per il numero 81 che addomestica il pallone con il destro e, con l'altro piede, gonfia la rete e fa 2-1. La realizzazione del classe 2000 rianima l'arena di Fuorigrotta ma è a pochi minuti dal novantesimo che si consuma la beffa, con il Genoa che strappa il 2-2 grazie a Johan Vasquez. Il difensore messicano si impone di testa e, sovrastando Billing e Olivera, trafigge Meret. Finisce così, per l'incredulità dei tifosi e, probabilmente, di tutto l'ambiente. L'Inter è di nuovo a -1 e, a due weekend dalla fine, il duello è più aperto che mai.