Colpaccio De Zerbi. Bereszynski trova squadra, Sosa da record. Raspadori, che tragedia!

Cinque calciatori rimanenti (provenienti da tre campionati diversi) e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico.

L come Lozano, faro più lucente del reparto offensivo del San Diego FC, in Major League Soccer, anche contro l'Atlanta United (sfida, purtroppo, terminata in parità con il risultato di 1-1): suo il recupero palla e il passaggio vincente da cui nasce la rete del provvisorio vantaggio dei californiani (firmato "Anders Dreyer").

O come Okafor, match-winner per il Leeds United nello scontro valevole per il 5° turno di Premier League con il Wolverhampton: il gol dell'esterno svizzero (primo in maglia Whites), di fatti, fissa l'esito finale sul 3-1.

O come (anche) Ostigard, vittima (assieme all'intero organico del Genoa) di uno scherzo architettato dal destino in data sabato 20 settembre: tiro dagli undici metri realizzato da un infallibile Riccardo Orsolini al minuto 99 e sconfitta che si materializza per il Grifone in trasferta contro il Bologna a tempo praticamente scaduto.

R come Rafael Cabral, martoriato (con tutta la rosa del Real Salt Lake al seguito) per due partite consecutive dal Los Angeles FC: validi per l'annuale campionato di MLS, entrambi gli incontri (andati in scena tra giovedì 18 e lunedì 22 settembre) hanno visto l'estremo difensore brasiliano e compagni subire un pesante 4-1.

Z come Zapata, capace (finalmente) di calcare il rettangolo verde dell'Olimpico Grande Torino in Serie A dopo quasi un anno (il 5 ottobre 2024, contro l'Inter, si ruppe il legamento crociato sinistro). Tuttavia, il ritorno al calcio giocato del colombiano è da incubo: 0-3 incassato dinanzi ai propri tifosi dalla compagine granata (allenata da un certo Marco Baroni) con l'Atalanta e rigore (del possibile 1-3) parato da Marco Carnesecchi.