Colpaccio De Zerbi. Bereszynski trova squadra, Sosa da record. Raspadori, che tragedia!

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della loro storia. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria azzurra in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli. Lo scenario in cui si svolge il "prologo" dell'appuntamento settimanale di questo format è il più affasciante nel mondo del pallone: la UEFA Champions League, più precisamente le gare d'apertura della League Phase dell'edizione corrente. Protagonisti, tra martedì 16 e giovedì 18 settembre 2025, cinque calciatori (più un infortunato) che nel proprio curriculum possono vantare di aver vestito, per un certo lasso di tempo, la maglia partenopea e le cui emozioni appaiono contrastanti. Fabian Ruiz e Khvicha Kvaratskhelia, da gennaio compagni di squadra al Paris Saint-Germain, contribuiscono (rispettivamente con un assist servito a Marquinhos in occasione dell'1-0 e con un gol di pregevole fattura per il raddoppio degli uomini di Luis Enrique) al trionfo senza storia, con un poker (a onor di cronaca, un 4-0) dei campioni uscenti ai danni dell'Atalanta targata "Ivan Juric". Sotto i riflettori di Anfield, invece, Giacomo Raspadori, acquisto estivo dell'Atletico Madrid, offre un passaggio vincente a Marcos Llorente (autore di una doppietta) nell'azione che porta al provvisorio 2-1, ma ciò non basta a evitare a Los Colchoneros la debacle per 3-2 contro il Liverpool di Arne Slot (arrivata al 92° su calcio d'angolo per via di un colpo di testa ben assistito a opera di Virgil Van Dijk). Come se non bastasse, gli adepti di Diego Simeone, in data 21 settembre, hanno anche pareggiato la trasferta di campionato con il meno quotato Mallorca: 1-1 l'esito conclusivo dell'incontro. Un inizio d'annata complicato per l'"Atleti", che dopo 5 giornate de LaLiga si ritrova al 12° posto in classifica con appena 6 punti raccolti, frutto di tre "X", una sconfitta e una sola vittoria. Presente decisamente più quieto per Kim Min-jae e il Bayern Monaco: la "banda Kompany", infatti, ha debuttato nell'annuale Coppa dalle Grandi Orecchie avendo la meglio nel "big match" con gli inglesi del Chelsea: 3-1 il risultato finale (e porta inviolata per i bavaresi nei secondi 45', ossia dall'ingresso sul terreno di gioco dell'Allianz Arena da parte del centrale sudoreano). Buona la prima anche per l'Inter e, di conseguenza, per Piotr Zielinski: un duplice sigillo di Marcus Thuram consente ai nerazzurri di espugnare per 0-2 la Johan Cruijff Arena (tempio dell'Ajax). Infine, umiliazione pubblica per il Galatasaray di Okan Buruk (orfano di Victor Osimhen, fermo ai box a causa di un problema alla caviglia) in casa dell'Entraicht Francoforte: "manita" (per l'esattezza, un 5-1 in rimonta) rifilato dai tedeschi al Cimbom. Non solo in Europa, anche nel continente africano ha avuto inizio la Champions League locale. Così come Kvaratskhelia, Raspadori e compagnia cantante, pure Zinedine Machach ha calcato un palcoscenico internazionale negli ultimi sette giorni: egli ha disputato, con indosso i colori del Renaissance Sportive de Berkane (formazione campione in carica della Botola 1 Pro, la controparte marocchina della Serie A nostrana, alla quale si è legato a inizio mese) e pareggiato con il risultato di 1-1 (in data 21 settembre 2025) l'andata del 1° turno preliminare della Coppa dei Campioni d'Africa con l'ASC Kara (compagine del Togo). Appuntamento tra 72 ore, ossia a martedì 27, per scoprire chi dei due team staccherà il pass per il "round" successivo. Spazio, adesso, a una manciata di volti alle prese con impegni esterni al campionato, ma che non si estendono oltre i confini dei (rispettivi) territori nazionali. Bartosz Bereszynski, innesto accasatosi al Palermo FC di Filippo Inzaghi (da svincolato) lo scorso 20 settembre, non potrà avere l'onore di difendere i colori rosanero in Coppa Italia (e, dunque, lo farà unicamente in Serie B): il cammino dei siciliani, infatti, si è fermato ai sedicesimi di finale della competizione per colpa di una sconfitta (dal risultato di 2-1) incassata contro l'Udinese guidata da Kosta Runjaic (partita per cui l'ex Sampdoria, per ovvie ragione, non è stato convocato). L'esordio del laterale polacco col Palermo è atteso per il pomeriggio di sabato 27 settembre, quando quest'ultimi (alle 15:00) saranno ospiti del Cesena, tra le mura dell'Orogel Stadium, in occasione della 5ª giornata di cadetteria. Sorriso a 32 denti, al contrario, per il "blocco Cagliari": Gianluca Gaetano (abile nel trasformare il rigore che sblocca l'incontro al 2° minuto di gioco), Elia Caprile, Sebastiano Luperto, Leonardo Pavoletti e Marko Rog (seppur il croato sia fuori dalle gerarchie di mister Pisacane) spazzano via il Frosinone con un sonoro 4-1 e guadagnano l'accesso agli ottavi di finale del torneo, dove incroceranno, per volontà del Fato, proprio il "loro" Napoli. Al fianco dei "sardi", esulta anche Kalidou Koulibaly (e l'Al-Hilal al gran completo): il più classico dei successi di misura (ergo, uno 0-1) sono sufficienti al collettivo dell'altro Inzaghi, Simone, per superare l'ostacolo "Al-Adalh" e agguantare gli ottavi di King Cup. Medesimo stato d'animo per Philip Billing: con lo 0-3 rifilato all'Aalborg precisamente una settimana addietro, il mancino classe '96 e il Midtjylland si sono assicurati un posto nelle "Final Sixteen" di Pokalturnering. Da segnalare, in aggiunta, la prima marcatura dell'ex Bournemouth con i Lupi danesi: egli l'ha messa a referto nel trionfo casalingo (2-0) con il Viborg Fodsports Forening, gara valida per la 9ª giornata di Superliga. Torna a casa a mani vuote, invece, il Burnley in cui milita Axel Tuanzebe: i Turfites deludono il pubblico pagante del Turf Moor "regalandogli" un addio precoce (3° turno) dalla Carabao Cup per "gentil cortesia" del Cardiff City, club nell'attualità relegato alla terza divisione britannica uscito vittorioso dalla contea del Lancashire per 1-2. È tempo di raccontare una verità che (forse) in pochi conoscono: José Ernesto Sosa è una leggenda del Club Estudiantes de la Plata. Lo testimonia il traguardo raggiunto nella notte (italiana) tra lunedì 22 e martedì 23 settembre: con i 62' di permanenza in campo nella partita (vinta 1-0) valevole per la 9ª giornata del Torneo Clausura di Primera Division argentina con il Defensa y Justicia, "El Principito" ha fatto registrare 300 presenze tra tutte le competizioni (campionato e coppe, sia nazionali che non) con la maglia de Los Pincharratas. Inoltre, a certificare il suo status di icona della società di Buenos Aires, Sosa è 4° nella classifica dei calciatori con più apparizioni nella storia dell'Estudiantes: meglio di lui soltanto Rodrigo Brava (335), Leandro Desabato (423) e un altro ex Napoli, quale Mariano Andujar (458). Cinque calciatori rimanenti (provenienti da tre campionati diversi) e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. L come Lozano, faro più lucente del reparto offensivo del San Diego FC, in Major League Soccer, anche contro l'Atlanta United (sfida, purtroppo, terminata in parità con il risultato di 1-1): suo il recupero palla e il passaggio vincente da cui nasce la rete del provvisorio vantaggio dei californiani (firmato "Anders Dreyer"). O come Okafor, match-winner per il Leeds United nello scontro valevole per il 5° turno di Premier League con il Wolverhampton: il gol dell'esterno svizzero (primo in maglia Whites), di fatti, fissa l'esito finale sul 3-1. O come (anche) Ostigard, vittima (assieme all'intero organico del Genoa) di uno scherzo architettato dal destino in data sabato 20 settembre: tiro dagli undici metri realizzato da un infallibile Riccardo Orsolini al minuto 99 e sconfitta che si materializza per il Grifone in trasferta contro il Bologna a tempo praticamente scaduto. R come Rafael Cabral, martoriato (con tutta la rosa del Real Salt Lake al seguito) per due partite consecutive dal Los Angeles FC: validi per l'annuale campionato di MLS, entrambi gli incontri (andati in scena tra giovedì 18 e lunedì 22 settembre) hanno visto l'estremo difensore brasiliano e compagni subire un pesante 4-1. Z come Zapata, capace (finalmente) di calcare il rettangolo verde dell'Olimpico Grande Torino in Serie A dopo quasi un anno (il 5 ottobre 2024, contro l'Inter, si ruppe il legamento crociato sinistro). Tuttavia, il ritorno al calcio giocato del colombiano è da incubo: 0-3 incassato dinanzi ai propri tifosi dalla compagine granata (allenata da un certo Marco Baroni) con l'Atalanta e rigore (del possibile 1-3) parato da Marco Carnesecchi. Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con l'impresa più illustre del weekend da poco trascorso: l'Olympique Marsiglia, di cui Roberto De Zerbi è la guida tecnica (e nella cui rosa figura anche un infortunato Hamed Junior Traorè), batte per 1-0 il Paris Saint-Germain (dei già citati Kvaratskhelia e Fabian Ruiz) e si aggiudica, nella cornice del Velodrome, Le Classique. Decisiva la marcatura siglata da Nayed Aguerd al 5° minuto del primo tempo. Un upset che spedisce Les Phoceens al 6° posto nella classifica di Ligue 1 (a sole tre lunghezze dal "quartetto capolista" formato da Racing Strasburgo, PSG, Lione e Monaco). Da Marsiglia saliamo sul primo aereo in partenza per l'Italia, laddove ci attende una duplice tappa tra Roma e Milano. In quel della Capitale, la Lazio di Maurizio Sarri perde di misura (a onor di cronaca, per 0-1) il derby con i rivali giallorossi: l'eroe della domenica per "la Magica" è l'ex capitano Lorenzo Pellegrini, che infligge ai "cugini" la terza sconfitta (su quattro partite disputate) in Serie A. All'ombra della Madonnina, invece, l'AC Milan targato "Massimiliano Allegri" strapazza con un secco 3-0 il Lecce di Eusebio Di Francesco e si qualifica agli ottavi di finale di Coppa Italia, turno in cui il Diavolo battaglierà contro i biancocelesti citati poc'anzi. In chiusura, riepilogo completo della 5ª giornata di Serie C: eccezion fatta per l'Albinoleffe di Giovanni Lopez (vittoria per 2-1 contro il Cittadella), tutti i team con in panchina un volto noto al popolo "081" hanno masticato amaro. In ordine di girone (A, B, e C): pareggio per le Dolomiti Bellunesi di Nicola Zanini (1-1 con la Virtus Verona); sconfitta per l'Arezzo di Cristian Bucchi (0-1 contro il Guidonia Montecelio) e pareggio per la Vis Pesaro di Roberto Stellone (0-0 col Pianese) e la Ternana di Fabio Liverani (1-1 contro la Torres) nel; pareggio per il Sorrento di Mirko Conte (0-0 col Catania) e per il Trapani di Salvatore Aronica (1-1 in trasferta con il Team Altamura). A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA