calcionapoli1926 rubriche Lo scudetto perso in albergo, due festival del gol e non solo: gli ultimi 10 Fiorentina-Napoli

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Lo scudetto perso in albergo, due festival del gol e non solo: gli ultimi 10 Fiorentina-Napoli

Bruno Stampa

All'inizio del secondo campionato di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli, l'auspicio dell'ambiente è che possa essere finalmente la volta buona per spodestare la dominante Juventus, sul tetto d'Italia già da 8 anni e il debutto è decisamente ostico, in casa della Fiorentina di Vincenzo Montella, ferita da una salvezza ottenuta all'ultima giornata pochi mesi addietro ma motivata a riscattare una stagione non semplice. La fame della squadra viola lascia presagire una serata difficile per il Napoli, costretto a inseguire dopo nove minuti dal rigore trasformato da Erick Pulgar, uno dei diversi innesti consegnati dal mercato. Gli azzurri non ci stanno e ristabiliscono le gerarchie con un destro a giro pennellato meravigliosamente da Dries Mertens al trentottesimo minuto, prodezza che apre la strada alla rimonta, conseguita a due minuti dal quarantacinquesimo. Il belga viene steso da Castrovilli in area e Massa indica il dischetto per la seconda volta, con Lorenzo Insigne che spiazza un immobile Dragowski e porta in vantaggio il Napoli. La contesa è tutt'altro che terminata, con la Fiorentina che impiega sette minuti dall'inizio del secondo tempo per trovare il 2-2: Pulgar si rende autore, oltre al gol, anche dell'assist per lo stacco imperioso di Nikola Milenkovic, su un corner battuto magistralmente dal centrocampista cileno ed è di nuovo parità al Franchi, ma (ancora una volta) per una manciata di minuti. Ne bastano infatti soltanto quattro agli uomini di Ancelotti per portarsi sul 2-3, firmato da Callejon su assist di Insigne, gol costruito su un asse che ha fatto impazzire per anni le difese avversarie. Partita in discesa per il Napoli? Tutt'altro: il nuovo numero 10 gigliato, Kevin-Prince Boateng rileva un giovanissimo Dusan Vlahovic e, al ventesimo minuto della ripresa, fa 3-3, con un destro da fuori imparabile per Meret, su assist del debuttante Castrovilli con l'ausilio anche del palo. A mettere un punto su una partita infinita, è Lorenzo Insigne che, appena 120 secondi dopi il secondo pareggio della Fiorentina, realizza il gol che fissa il risultato sul 3-4 finale. Il gol decisivo è merito di un'architettura tutta a opera del tridente offensivo, con una palla immaginifica di Mertens che lancia Callejon sul secondo palo. Lo spagnolo restituisce quindi il favore ricevuto in precedenza e scarica il pallone su Insigne che, con la porta spalancata, deve solo depositarlo dentro. Nel segno dei tre moschettieri (Mertens, Insigne e Callejon) e di una partita tanto spettacolare quanto piena di errori, la Serie A del Napoli inizia con tre punti importanti in trasferta.