La metà di novembre, nel mondo del calcio, coincide con la seconda sosta nazionali della stagione. Pertanto, il prologo del settimanale appuntamento di questo format vede come protagonisti vecchie conoscenze del popolo "081" scesi sul rettangolo verde per rappresentare il proprio paese; nello specifico, al fine di strappare il pass per la Coppa del Mondo 2026.
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La storia portante del Girone E delle qualificazioni europee riguarda il destino agli antipodi toccato a Fabian Ruiz e Khvicha Kvaratskhelia, elementi cardini rispettivamente della nazionale spagnola e di quella georgiana: compagni di squadra al Paris Saint-Germain, il primo ha terminato la rapida kermesse in vetta con 16 punti e, di conseguenza, ha conquistato l'accesso diretto al Mondiale, mentre il secondo, umiliatoperaltro dalla selezione del compare-amico nel club parigino con un sonoro 0-4 in data 15 novembre, non si è spinto al di là del 3° posto in coabitazione con la Bulgaria a quota 3 punti; tradotto in parole povere (e triste): fallita la possibilità di replicare la magia di EURO 2024.
A differenza della Spagna, Piotr Zielinski e la "sua"Polonia devono accontentarsi di disputare i play-off il prossimo marzo. Nonostante una prestazione monstre, condita da un gol e un assist, sfornata dal fantasista classe '94 nel trionfo per 2-3 in casa di Malta e 17 punti racimolati in 8 giornate, i biancorossi perdono comunque, in via provvisoria, il treno di sola andata per l'America in favore dell'Olanda, complice un deludente pareggio dal risultato di 1-1 nello scontro al vertice con gli Oranje, i quali hanno chiuso il Gruppo G in cima con tre lunghezze di distacco dai polacchi.
Lungo il cammino degli uomini di Jan Urban tra circa quattro mesi si presenterà un vecchio amico di Zielinski, ossia Elseid Hysaj: l'Albania, infatti, grazie a una vittoria di misura, ovvero il più classico degli 0-1, in trasferta con l'Andorra e, in parallelo, alla debacle per 2-0 della Serbia all'ultimo match con la nazionale inglese (autrice di un percorso netto, pari a 8 successi su altrettante gare disputate), è riuscita nell'impresa di escludere definitivamente le Aquile Bianche dalla più illustre competizione FIFA. La classifica finale del Girone K, alla luce di quanto descritto, recita nella seguente maniera: Inghilterra 24; Albania 14; Serbia 13; Lettonia 5; Andorra 1.
Sul fronte africano, invece, viene fatto registrare l'upset più sorprendente dell'intera pausa: la Repubblica Democratica del Congo, nazione di cui difende i colori un certo Axel Tuanzebe, ha fatto fuori la Nigeria di Victor Osimhen dalla corsa per partecipare al prossimo Mondiale. Archiviata con fatica la "pratica Gabon" in semifinale, messo a tacere tramite un 4-1 ai supplementari, frazione di incontro in cui il '9' di Lagos ha deciso di rubare la scena attraverso una doppietta personale, i Super Eagles successivamente non sono stati baciati dalla fortuna: la lotteria dei rigori, giunta dopo 120' di gioco tra tempi regolamentari e non conclusi in parità con il risultato di 1-1, ha sorriso a Les Leopards. Estate che si prospetta, dunque, all'insegna del relax in riva al mare per i nigeriani; al contrario, all'RD Congo è rimasto lo step dei play-off intercontinentali da superare al fine di prender parte alla Coppa del Mondo.
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