Osi-Raspa gol in Champions! Maksimovic trova squadra, Bereszynski debutta. Delusione Vargas

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della loro storia. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria azzurra in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli. Il prologo dell'appuntamento settimanale di questo format è all'insegna dei "nuovi inizi": Nikola Maksimovic, svincolatosi lo scorso 1° luglio dal Montpellier Herault Sport Club (con cui ha disputato appena 7 partite tra tutte le competizioni a causa di un intervento alla coscia a cui ha dovuto sottoporsi a inizio gennaio e che l'ha tenuto lontano di campi di gioco per un intero semestre), è divenuto, in data 3 ottobre 2025, un tesserato del Nogometni klub Kustosija Zagreb (società iscritta alla Druga nogometna liga, ossia la terza divisione del sistema calcistico croato). Il centrale serbo, salvo sorprese impronosticabili, si legherà ai capitolini (da contratto) fino alla prossima estate. Come formulerebbe un pessimista: "Sperimentata cotanta positività, non può far altro che giungere una montagna di tristezza". Alquanto severo, ma altrettanto realistico se adattato al presente di Eduardo Vargas e dell'Audax Italiano: dopo l'1-0 del match d'andata, Los Italicos si fanno rimontare al ritorno (4-2 il risultato finale; l'ex Napoli aveva messo a referto la rete del momentaneo 0-1) e, di conseguenza, perdono la duplice sfida valida per la semifinale di Copa Chile (con un complessivo pari a un 4-3) con l'Huachipato. Difficilmente "Edu" e l'intero organico a disposizione di Juan José Ribera manderà giù un boccone dal sapore così amaro. È già tempo di porre l'attenzione sugli avvenimenti dell'Europa che conta: circa sette giorni fa, hanno avuto luogo le gare valevoli per la 2ª giornata della League Phase dell'annuale edizione di Champions. Protagonisti cinque calciatori (più un infortunato) che nel proprio curriculum possono vantare di aver vestito, per un certo lasso di tempo, la maglia del Napoli e le cui emozioni appaiono contrastanti. La nota più lieta del turno ha come luogo d'avvenimento Barcellona: Khvicha Kvaratskhelia e Fabian Ruiz, oggi compagni di squadra al Paris Saint-Germain, trionfano (al cardiopalma, rete di Goncalo Ramos in extremis) nel "big match" coi blaugrana con il risultato di 1-2 (il georgiano non ha preso parte all'incontro a causa di un problema muscolare). Victor Osimhen dimostra di aver smaltito in un nonnulla il recente infortunio alla caviglia rimediato in Nazionale (durante la sosta di settembre) nell'unica maniera che conosce: quella del gol. Il nigeriano, freddo dagli undici metri, spiazza Alisson al 16° minuto del primo tempo e firma l'impresa per il Galatasaray: 1-0 casalingo contro i campioni d'Inghilterra del Liverpool. Timbra il cartellino anche Giacomo Raspadori in campo europeo: la marcatura di "Jack" (prima in assoluto con la maglia dell'Atletico Madrid), siglata a 4 minuti dal fischio d'inizio, spiana la strada a Los Colchoneros per la "manita" (per l'esattezza, un 5-1) rifilato all'Eintracht Francoforte. Sorriso a 32 denti pure per Piotr Zielinski (e per l'Inter): il polacco, partito titolare contro lo Slavia Praga, vive una serata tranquilla in quel di San Siro grazie a una vittoria per 3-0. L'ultimo a unirsi alla (virtuale) festa è Kim Min-jae: il coreano, a difesa dell'area di rigore del Bayern Monaco, "imita" Raspadori (e l'Atleti) e mette in cassaforte i tre punti grazie a un umiliante 5-1. Da segnalare inoltre come, in seguito al successo di campionato contro il già citato Eintracht per 0-3, gli uomini di Vincent Kompany abbiano vinto tutte le dieci partite svoltesi finora tra Bundesliga, Champions League e Supercoppa di Germania. Non solo in Champions, anche in Europa League figurano volti noti al popolo partenopeo (a onor di cronaca, tre) che sono stati impegnati con la 2ª giornata del girone unico della competizione menzionata poc'anzi. Philip Billing e il Midtjylland fanno registrare l'upset della settimana: con un rocambolesco 2-3, l'esercito di mister Tullberg espugna il City Ground di Nottingham e piega (contro ogni pronostico) il Forest. Medesima sorte (sempre in trasferta) per Natan Bernardo de Souza e il Real Betis: la compagine di Siviglia manda KO i bulgari del Ludogorets tramite un netto 0-2. Stecca, invece, l'FCSB (orfano di Vlad Chiriches): la fu Steaua Bucarest crolla dinanzi al pubblico di casa (anch'essa) per 0-2 nello scontro con lo Young Boys targato "Giorgio Contini". Dalla capitale della Romania saliamo sul primo aereo in partenza per la Sicilia, più precisamente per il capoluogo di regione, Palermo, laddove Bartosz Bereszynski ha compiuto il proprio esordio con la formazione rosanero. Due spezzoni di partita (6ª e 7ª giornata del campionato 2025/26 di Serie B) nell'arco di 96 ore per il laterale polacco: 6' il 30 settembre contro il Venezia (pareggio a reti bianche) e 21' il 4 ottobre con lo Spezia (vittoria esterna per 1-2). Bisogna puntualizzare, in aggiunta, come l'ex Sampdoria abbia stipulato (in data 20 settembre) un accordo con una squadra attualmente situata al 2° posto di cadetteria a quota 15 punti (due lunghezze in meno rispetto al Modena capolista). Spazio, adesso, a uno scontro che vede coinvolti una manciata di vecchie conoscenza della piazza "081": Udinese-Cagliari. Da un lato Alessandro Zanoli, dall'altro un blocco formato da Sebastiano Luperto, Leonardo Pavoletti, Marko Rog (ai margini delle gerarchie di mister Pisacane), Gianluca Gaetano (assente per via di un risentimento muscolare) ed Elia Caprile; proprio quest'ultimo ruba la scena con una prestazione da incorniciare: tre parate una migliore dell'altra consentono ai rossoblù di uscire indenni dal Bluenergy Stadium (pareggio dal risultato di 1-1). Friulani e sardi rimangono appaiati in classifica: (rispettivamente) 12ª e 11ª posizione in classifica con 8 punti racimolati in 6 turni di Serie A. Cinque calciatori rimanenti, cinque campionati e, di conseguenza, cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. J come Jorginho, vittima (assieme al Flamengo intero) di 48 ore che definire "infernali" sarebbe riduttivo: 0-0 con il Cruzeiro nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre e sconfitta di misura (ergo, per 1-0) in trasferta contro il Bahia in data 5 ottobre. Tali verdetti comportano l'abbandono (provvisorio) del primato in graduatoria nel Campeonato Brasileiro occupato, ora, dal Palmeiras (reduce da un esaltante trionfo frutto di un pirotecnico 2-3 in casa del San Paolo): ambedue i team hanno totalizzato 55 punti, ma il Verdão ha giocato 25 partite, una in meno di Jorge Luiz Frello Filho & company. M come Machach, collezionista di parità in Botola 1 Pro (la controparte marocchina della Serie A nostrana) con il Renaissance Sportive de Berkane tra Yacoub El Mansour (3-3; mercoledì 1° ottobre) e Union Touarda (2-2; domenica 5 ottobre), ma, al contempo, autore di un doppio assist nel primo dei due incontri elencati. O come Okafor, capace di illudere e creare speranza negli animi dei tifosi del Leeds United con il gol del momentaneo 1-1 nella sfida valida per la 7ª giornata di Premier League col Tottenham, terminata (purtroppo) 1-2 in favore degli Spurs. O come (anche) Ounas, impossibilitato (poiché non convocato) a partecipare al 3° match (su 10) dell'Al-Sailiya nel girone di Qatar Stars Cup con i campioni in carica dell'Umm-Salal (per l'occasione, squadra ospitante): il tabellone al fischio finale recitava "3-1" per i padroni di casa. R come Rafael Cabral, chiamato a compiere l'ultimo sforzo, al fianco dei propri compagni del Real Salt Lake, per guadagnarsi l'accesso ai play-off di Major League Soccer. Il club che pone le radici nello stato dello Utah, a due giornate dal traguardo, è situato al 9° posto della classifica di Western Conference con 40 punti raccolti in 32 partite (uno in meno rispetto all'FC Dallas 8° e a parimerito con i Colorado Rapids una posizione più dietro): nel caso in cui tale piazzamento dovesse restare invariato, Rafael staccherebbe il pass (quantomeno) per il turno preliminare della fase finale di MLS. Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con il senso di soddisfazione e il petto gonfio d'orgoglio di Roberto De Zerbi: condottiero dell'Olympique Marsiglia (e, dunque, anche di Hamed Junior Traorè, fermo ai box per colpa di un infortunio alla coscia) da un anno e mezzo, nel giro di 4 giorni ha annichilito sia l'Ajax con un "poker" (a onor di cronaca, un 4-0; 2ª giornata della League Phase di Champions) che il Metz con un "tris" (a esser precisi, uno 0-3; 7ª giornata di Ligue 1). Come se non bastasse, alla luce del pareggio del Paris Saint-Germain (dei soliti Kvaratskhelia e Fabian Ruiz) sul campo del Lille per 1-1, Les Phoceens hanno ridotto il distacco in graduatoria con gli uomini di Luis Enrique: a oggi, soltanto un punto separa l'OM (15) e il PSG (16). Per un De Zerbi che si avvicina alla vetta, vi è un Massimiliano Allegri che si allontana: complice un deludente pareggio a reti bianche contro i rivali storici della Juventus, "Max" e il (suo) Milan non riescono a mantenere il passo di Napoli e Roma (in vetta in coabitazione a quota 15 punti dopo i successi con Genoa e Fiorentina); anzi, scivolano a -2 dalle protagonista del "Derby del Sole". Lo spettacolo del weekend (con Juventus-Milan che delude) è offerto dalla Lazio di Maurizio Sarri e dal Torino targato "Marco Baroni": 3-3 mozzafiato (in cui va in gol, tra gli altri, "El Cholito" Simeone) sotto i riflettori dello Stadio Olimpico, figlio di un rigore trasformato da Danilo Cataldi al minuto 103 (che, a sua volta, ha vanificato il precedente 2-3 granata siglato da Saul Coco al 93° minuto). Sguardo rapido alla Serie C per dare risalto a un inizio di stagione fuori di testa da parte dell'Arezzo di Cristian Bucchi: superato l'ostacolo "Rimini" con un sofferto 0-1, i toscani consolidano il primato nel Girone B del campionato 2025/26 dell'ex Lega Pro (a parimerito con il Ravenna) a quota 21 punti, frutto di 7 vittorie e una sola sconfitta. Infine, per un volto noto alla città partenopea che naviga a vele spiegate, ce n'è un altro la cui imbarcazione è (purtroppo) affondata: Nicola Zanini, fu trequartista passato per le pendici del Vesuvio nella stagione 2003/04, è stato sollevato dall'incarico di allenatore delle Dolomiti Bellunesi in data lunedì 6 ottobre. Fatali i 4 gol subiti, a fronte degli 0 segnati, in casa della Pro Vercelli all'8° turno del Girone A. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA