L’esperienza di Oumar Solet al Lione rappresenta una tappa fondamentale nella sua carriera, un periodo che gli ha permesso di crescere sia come giocatore che come uomo. Arrivato nel club nel 2018, Solet ha avuto la possibilità di entrare nel vivaio di una delle realtà più prestigiose del calcio francese, iniziando dal settore giovanile, dove ha potuto affinare le sue doti tecniche e difensive. Nel corso delle sette stagioni passate al Lione, Solet ha attraversato diversi passaggi, iniziando con la Primavera, per poi passare alla seconda squadra, il Lione B, e infine arrivare a giocare in prima squadra. Durante il suo tempo al Lione, Solet ha accumulato 49 presenze, un numero significativo per un giovane difensore, e ha siglato 2 reti, anche se il suo ruolo era prevalentemente difensivo. Le sue qualità si sono evidenziate soprattutto nel gioco aereo e nelle letture difensive, anche se ha dimostrato di essere abbastanza abile nel far ripartire l'azione. La sua capacità di difendere senza far ricorso alla violenza, ma piuttosto con intelligenza tattica, lo ha reso un elemento interessante per la prima squadra. Un aneddoto interessante della sua esperienza a Lione riguarda la sua velocità di adattamento in prima squadra. Nonostante l’età, Solet ha avuto alcune opportunità di giocare anche in Champions League. Alla fine del suo percorso al Lione, Solet non era più soltanto una promessa, ma un difensore pronto per sfide più grandi. Questo lo ha portato a compiere il salto verso il Red Bull Salisburgo nel 2020, dove la sua carriera ha preso definitivamente il volo, ma il periodo al Lione è stato cruciale per la sua formazione.
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