Un racconto a parte lo merita la notte più assurda di quel campionato: l'anticipo della diciottesima giornata è Napoli-Juventus, semplicemente la madre di tutte le partite all'ombra del Vesuvio. I bianconeri, allenati da Max Allegri, occupano il secondo posto in classifica e sperano di poter essere l'anti Napoli eppure, al Maradona, è un monologo degli azzurri. E' una gara a senso unico, con il Napoli che fa quel che vuole dal primo all'ultimo minuto: nel primo tempo, la sblocca Osimhen, che fornirà poi a Kvaratskhelia l'assist per il 2-0. Al sussulto bianconero, che porta la firma di Di Maria, farà seguito una valanga del Napoli che, nel secondo tempo, demolisce la vecchia signora con i gol di Rrahmani, ancora Osimhen ed Elmas. Per tutto il popolo napoletano e la squadra, una vittoria storica che, per proporzioni, ricorda il 5-1 impartito a Madama il primo settembre del 1990 in occasione della Supercoppa Italiana. L'epica serata del Maradona ha dato, probabilmente, in via definitiva la consapevolezza di star costruendo qualcosa di enorme. Con la Juve a -10, i tifosi stanno ormai sognando a occhi aperti.
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