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Non solo talento e dedizione in campo. Giorgio Scalvini, tra i giovani difensori più promettenti del panorama europeo, dimostra di avere anche una testa ben piantata sulle spalle e valori chiari, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il centrale ha raccontato alcune delle sue abitudini, rivelando un lato più intimo e riflessivo. “Non gioco alla PlayStation – ha dichiarato –. Cerco di dare precedenza ai rapporti con le persone, mi piace uscire con gli amici e la fidanzata, passare il tempo in famiglia”. Parole che riflettono la maturità di un ragazzo che, pur vivendo sotto i riflettori, non ha perso il senso delle priorità. Prima delle partite – ma non solo – trova carica ed equilibrio nella musica. Il rap è il genere preferito, con artisti come Tedua e Lazza a fare da colonna sonora alle sue giornate. “Ascolto spesso la musica, mi aiuta a concentrarmi e rilassarmi”. Sul fronte dell’istruzione, Scalvini ha percorso una strada impegnativa: dopo tre anni al Liceo Scientifico, ha completato gli studi al Liceo Sportivo, ottenendo il diploma. Ora guarda con interesse al futuro anche fuori dal campo, valutando l’ipotesi di iscriversi all’università alla facoltà di Chimica. Un segnale ulteriore della sua voglia di crescere a 360 gradi, come uomo e come professionista. Insomma, tra campo, infortuni superati e maturità precoce, Giorgio Scalvini è molto più di una promessa. Se il Napoli dovesse davvero affondare il colpo, potrebbe ritrovarsi in casa un leader silenzioso dal futuro gigantesco.
A cura di Francesco Giovinazzo