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calcionapoli1926 rubriche Tra famiglia, rap e chimica: Scalvini, il Golden Boy che ha stregato il Napoli
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Tra famiglia, rap e chimica: Scalvini, il Golden Boy che ha stregato il Napoli
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Classe 2003, Giorgio Scalvini è considerato uno dei prospetti più intriganti del panorama difensivo italiano. Il suo stile di gioco riflette la figura del difensore moderno: solido in marcatura ma altrettanto abile nell’impostazione. Non si limita a difendere, ma partecipa attivamente alla costruzione dell’azione, dettando i tempi con lucidità fin dalle retrovie. Una qualità sempre più richiesta nel calcio contemporaneo, che lo rende prezioso per qualunque tecnico, soprattutto per chi predilige una difesa ragionata. Alto 194 cm, Scalvini abbina fisicità e senso della posizione, risultando dominante nel gioco aereo e pericoloso in fase offensiva, specialmente sui calci piazzati. Tatticamente duttile, può giocare sia in una linea a tre che in una difesa a quattro, adattandosi con naturalezza ai diversi moduli senza perdere efficacia. Le sue doti lo hanno reso oggetto di paragoni illustri: c’è chi lo accosta a un giovane Bonucci per la visione di gioco e la capacità di lettura, mentre il suo percorso, cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, ricorda quello di Alessandro Bastoni. Ma Scalvini ha già indicato il suo modello: Thiago Silva, icona di eleganza e intelligenza tattica. Un riferimento che dice molto anche del suo modo di approcciare il ruolo, più cerebrale che istintivo. Il talento del centrale nerazzurro ha superato anche i confini nazionali. Nell’ottobre 2023, infatti, è stato inserito tra i 25 finalisti del prestigioso European Golden Boy, il premio assegnato da Tuttosport al miglior Under-21 d’Europa.
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