Spazio, adesso, ai giocatori (e alle rispettive squadre) che oscillano tra l'interno e l'esterno della zona rossa della classifica. Rimaniamo in Italia, patria in cui vi sono da analizzare gli umori completamente agli antipodi di due squadre. Da un lato vi è il Cagliari, formazione della cui rosa fanno parte Gianluca Gaetano, Sebastiano Luperto e Leonardo Pavoletti e quasi certa della salvezza dopo aver prevalso, con il risultato di 2-0 (a segno "Pavoloso" in occasione del primo gol) nella scontro diretto con l'Hellas Verona di Paolo Zanetti: il 14° posto in classifica, a quota 33 punti, e un distacco pari a otto lunghezze dal già citato Venezia terzultimo quando mancano quattro turni al termine del campionato 2024/25 di Serie A sono la prova di quanto scritto nelle righe che avete appena letto. Dall'altra parte (o meglio, nella seconda categoria tricolore), invece, Bartosz Bereszynski e la sua Sampdoria crollano in trasferta contro la Carrarese: 1-0 il risultato al termine dei 90' di gioco allo Stadio dei Marmi. Una sconfitta che pesa, soprattutto in virtù di come si presenta la classifica di Serie B a quattro gare dal traguardo; essa, infatti, recita (dalla 12ª posizione in giù): Frosinone 39; Sudtirol 38; Mantova 37; Salernitana 36; Brescia 35; Sampdoria 35 (quest'ultime, allo stato attuale delle cose, si affronterebbe ai play-out); Reggiana 35 (allenata da Davide Dionigi, fu "bomber" del Napoli nel triennio 2002-2004); Cittadella 35; Cosenza 27 (quest'ultime tre compagini, a oggi, sono virtualmente retrocesse in Serie C).
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Da Genova saliamo sul primo aereo in partenza per Hoffenheim, città tedesca in cui l'omonima formazione di calcio, nella cui retroguardia difensiva si erge la presenza fisica di Leo Skiri Ostigard, può accennare un sorriso nonostante la debacle casalinga patita sabato 26 aprile contro il Borussia Dortmund, con il risultato di 2-3, al 95° minuto di gara: infatti, siccome rimangono tre partite dell'annuale campionato di Bundesliga da disputarsi e l'"Hoffe" (15° in classifica a quota 30 punti) ha 5 lunghezze di vantaggio sull'Heidenheimterzultimo in graduatoria, nel caso in cui gli uomini di Christian Ilzer dovessero prevalere nello scontro in programma sabato 3 maggio, alle 15:30, con il Borussia Monchengladbach, essi eviterebbero matematicamente di dover giocare i play-out.
Tre situazioni ben più complesse, per concludere, in Spagna: una in prima, una in seconda e una in terza divisione iberica. Analizzandole in ordine di nomina: David Lopez continua a esser avvolto, come tutto l'organico del Girona (staff compreso) da una maledizione. Nelle ultime undici giornate de LaLiga, los Albirrojos hanno fatto registrare sette sconfitte e quattro pareggi: quello di giovedì scorso con il Leganes (1-1 l'esito conclusivo al termine dei 90' regolamentari) il più recente a livello cronologico. La vittoria per la compagine allenata da Miguel Angel Sanchez Muñoz appare come un miraggio: manca da (quasi) tre mesi (2-1 contro il Las Palmas in data 3 febbraio). Un andamento che rischia di condannare il Girona alla retrocessionein cadetteria: a cinque impegni dalla fine del campionato, David Lopez e compagni si ritrovano al 16° posto in classifica a quota 35 punti, appena tre in più rispetto al già citato Las Palmas terzultimo.
Per nulla migliore, tutt'altro, il presente di Amadou Diawara e del suo Eldense: nonostante la rete siglata dal centrocampista guineano al 5° minuto dell'incontro (prima marcatura in assoluto con la maglia del club valenciano), gli Azulgranas non vanno oltre un pareggio per 1-1 nella sfida valevole per la 37ª giornata del campionato 2024/25 di Segunda Division con il Cordoba. Mancano cinque gare al fotofinish e la classifica dell'Eldense non è di certo rassicurante: 19° posto (ergo, retrocessionein terza categoria) a quota 40 punti, due lunghezze di distacco dal Real Zaragozaquintultimo (e, pertanto, virtualmente salvo). Può respirare, al contrario, il Marbella di José Maria Callejon in Primera Federacion: grazie al successo per 2-0 ottenuto contro l'Atletico Madrid B dinanzi al proprio pubblico, i ragazzi di Carlos de Lerma salgono a quota 40 punti in classifica, uno in più in confronto al Yeclano Deportivo e all'Atletico Sanluqueño, e abbandonano momentaneamente la "zona rossa" nominata a inizio capitolo.
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