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Gattuso, finale da crepacuore! Tuanzebe in B e Cavani si fa male. Rafael batte Lozano

Alex Iozzi

Non è dei più allegri il prologo dell'appuntamento settimanale di questa rubrica: il suo protagonista, quale Piotr Zielinski, infatti, ha vissuto sette giorni che definire "amari" sarebbe riduttivo. Il fantasista polacco, oggi tesserato dell'Inter, ha prima assistito (in data mercoledì 23 aprile) seduto in tribuna (causa una distrazione al polpaccio rimediata verso metà marzo) all'eliminazione dei nerazzurri dalla Coppa Italia per mano dei cugini del Milan (pareggio 1-1 nella gara d'andata, pesante sconfitta per 0-3 in quella di ritorno e, conseguentemente, un risultato complessivo pari a un 1-4 in favore del Diavolo), poi 96 ore più tardi (rientrato dall'infortunio) ha preso parte per undici minuti alla debacle casalinga patita di misura (a onor di cronaca, uno 0-1) in campionato dagli uomini di Simone Inzaghi contro la Roma di Claudio Ranieri (profilo passato per i vicoli di Partenope, in qualità di allenatore, tra l'estate del 1991 e l'autunno del 1992). Due passi falsi che rischiano di compromettere (e non poco) la stagione del Biscione: con l'uscita dalla coppa nazionale, di fatti, sfuma definitivamente il sogno "Triplete"; inoltre, come se non bastasse, i campioni d'Italia uscenti, dopo il trionfo del Napoli di Antonio Conte contro il Torino (2-0 l'esito conclusivo dell'incontro) hanno ceduto la vetta della Serie A ai rivali partenopei. A quattro giornate dal termine, la classifica della massima lega italiana recita: Napoli 74; Inter 71. Ora per la "banda Inzaghi" è fondamentale uscire indenne dal primo round della duplice sfida valevole per le semifinali di UEFA Champions League con il Barcellona di Hansi Flick.