Maksimovic-Demme are back! Dramma Machach, Jorginho batte Allan. Tuanzebe: sogno Mondiale

Cinque calciatori rimanenti, tre campionati e cinque storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico.

D come Demme, rientrato da un infortunio alla testa patito a inizio agosto e di nuovo a disposizione dell'Hertha Berlino nel match valevole per la 9ª giornata di 2. Bundesliga tra i capitolini e i padroni di casa del Bochum. Tuttavia, il ritorno in campo del mediano tedesco è piuttosto amaro: giusto 21' all'attivo in una debacle dal risultato di 3-2.

D come (anche) Dendoncker, centrocampista titolare di un Real Oviedo alquanto allo sbando in questa fase embrionale d'annata: 7 sconfitte su 9 impegni de LaLiga fronteggiati e penultimo posto in classifica occupato con 6miseripunti.

O come Ostigard, comprimario all'interno di un film horror con protagonista il Genoa di Patrick Vieira. Il pomeriggio di domenica 19 ottobre è, infatti, stregato per il Grifone: assedio di 90' perpetrato ai danni di un Parma in inferiorità numerica per l'intera durata del secondo tempo, ma 19 tirinon sono sufficienti a far smuovere il tabellino dello Stadio Luigi Ferraris dal risultato di 0-0 (conseguenza anche di un rigore calciato da Maxwel Cornet e parato da Zion Suzuki al 97° minuto).

R come Raul Albiol, per gli amici "L'Immortale". Ne è la prova il premio MVP che la Lega Serie A ha deciso di consegnargli per la prestazione offerta a difesa dell'area di rigore del Pisa nel pareggio a reti bianche fatto registrare dai toscani contro l'Hellas Verona.

Z come Zanoli, autore di un cross (e di un assist) al bacio che Nicolò Zaniolo trasforma di testa e con cui permette all'Udinese di uscire indenne dallo Stadio Giovanni Zini, dimora della Cremonese (1-1 l'esito conclusivo dell'incontro).