Leandrinho riparte in patria. Billing POTM, cura Benitez. Donadoni: ritorno da crepacuore!

"Chi ama non dimentica": un motto che, rapportato alla gente di Napoli, vale il doppio. Così come i "forestieri" che abbandonano la città, anche i nativi della fu Partenope fanno fatica a lasciarsi alle spalle qualunque individuo che, nel bene o nel male, abbia fatto parte della loro storia. Per tale ragione, grazie a questa rubrica, la redazione di CalcioNapoli1926.it si impegna a mantenere informata la tifoseria azzurra in merito alle gesta di coloro il cui destino, almeno una volta nel passato, si è incrociato con quello della Società Sportiva Calcio Napoli. Il prologo dell'appuntamento settimanale con il format incentrato sui volti noti al popolo "081" può esser riassunto tramite un singolo vocabolo: ripartenza. Leandro Henrique do Nascimento, dai più conosciuto con il nome di "Leandrinho", ha firmato in data giovedì 6 novembre con il Capivariano Futebol Clube, team militante nel Campeonato Paulista Serie A1, massima categoria del sistema calcistico dello Stato di San Paolo. L'esterno verdeoro tornerà a calcare un rettangolo verde nel gennaio dell'anno nuovo, mese in cui ha inizio la kermesse, per la prima volta dall'estate del 2024, quando rescisse il contratto che lo legava al Bragantino. Da San Paolo saliamo sul primo aereo in partenza per l'America, più precisamente per la California, laddove Hirving Lozano accede ai quarti di finale dei play-off (nello specifico, alle semifinali di Western Conference) di Major League Soccer. Archiviate una vittoria per 2-1 nel primo incontro e una debacle alla lotteria dei rigori nel secondo, "Chucky" e il San Diego FC annientano con un 4-0 senza storia, all'interno di cui il classe '95 serve l'assist del "poker", i Portland Timbers nella cosiddetta "bella". Sulla strada di Lozano e compagni, il prossimo 25 novembre, si presenterà il Minnesota United. Da questo momento, le gare saranno a eliminazione diretta. È già tempo di porre l'attenzione sugli avvenimenti dell'Europa che conta: circa sette giorni fa, hanno avuto luogo le gare valevoli per la 4ª giornata della League Phase dell'annuale edizione di Champions. Protagonisti sei calciatori che nel proprio curriculum possono vantare di aver vestito, per un certo lasso di tempo, la maglia del Napoli e le cui emozioni appaiono miste. Victor Osimhen continua a meritarsi le luci della ribalta: tripletta da mattatore con cui permette al Galatasaray di espugnare per 0-3 la Johan Cruijff Arena, tempio dell'Ajax, e di posizionarsi al 9° posto nel maxi-girone a quota 9 punti. Da segnalare come il nigeriano sia, a oggi, il capocannoniere del torneo con 6 reti siglate. Scontro a tinte europee tra vecchie conoscenze azzurre: Kim Min-jae e il Bayern Monaco hanno la meglio nel "big match" di turno contro la coppia Kvaratskhelia-Fabian Ruiz, entrambi tesserati del Paris Saint-Germain. Il tabellone del Parc des Princes a partita conclusa recita "1-2" in favore dei bavaresi. Si tratta del 16° successo su 16 match disputati in stagione dalla "banda Kompany". Una striscia di vittorie consecutive da record nella storia del calcio, purtroppo interrotta dal 2-2 fatto registrare sabato 8 novembre contro l'Union Berlino in un confronto valido per la 10ª giornata di Bundesliga. In seguito alla trionfale trasferta di Parigi, il Bayern guida la graduatoria della fu Coppa dei Campioni a punteggio pieno assieme ad Arsenal e Inter, squadra nella cui rosa figura Piotr Zielinski e capace di battere il Kairat Almaty di misura, ossia per 2-1. Chiude il breve elenco di nomi Giacomo Raspadori: l'uomo dai gol pesanti, come veniva soprannominato dalle parti di Fuorigrotta, assiste dalla panchina al 3-1 rifilato dall'Atletico Madrid ai belgi del Royale Union Saint-Gilloise, il quale consente a Los Colchoneros di agguantare la 17ª posizione in classifica con 6 punti racimolati. Non solo in Champions, anche in Europa League giocano personaggi familiari alla piazza partenopea (a onor di cronaca, quattro) che sono stati impegnati con la 4ª giornata del girone unico della competizione menzionata poc'anzi. Il percorso di Philip Billing, colui eletto Player of the Month di Superligaen per quanto concerne ottobre, e del Midtjylland rimane immacolato: ostacolo Celtic superato con un agevole 3-1 e primato in solitaria, ovviamente a punteggio pieno, consolidato. Si unisce al ristretto circolo dei vincitori anche Natan Bernardo De Souza. Il Real Betis non si lascia intimidire dal blasone dei francesi dell'Olympique Lione: 2-0 dinanzi ai propri tifosi. La classifica de Los Verdiblancos è la seguente: 9° posto a quota 8 punti. Situazione critica, d'altro canto, quella in cui sono invischiati Vlad Chiriches e Tanguy Ndombele. Seppur rispettivamente infortunato e ai margini del progetto, i profili citati compongono l'organico di FCSB, la fu Steaua Bucarest, e Nizza, team sconfitti per 3-1 da Basilea e Friburgo e, come se non bastasse, relegati ai bassifondi della kermesse con appena 3 e, nel caso dei transalpini, addirittura 0 punti. Spazio, adesso, alla controparte asiatica della Coppa dalle Grandi Orecchie. Come per Kim, Zielinski e Billing in Europa, anche la campagna di Kalidou Koulibaly e dell'Al-Hilal nel Girone B di AFC Champions League prosegue senza intoppi: trionfo con il risultato di 1-2 in casa dell'Al-Gharafa e 12 punti raccolti su altrettanti disponibili. La nota più dolente della settimana proviene dalla Croazia: l'Istra 1961, compagine di cui difende i colori Josip Radosevic, saluta l'Hrvatski nogometni kup (la coppa nazionale) agli ottavi di finale. I Verudezi hanno patito l'eliminazione dal torneo in data mercoledì 5 novembre per mano dell'Udarnik Kurilovec, formazione iscritta alla Druga nogotmena liga, ovvero la terza divisione del calcio croato: 2-1 l'esito dell'incontro al triplice fischio. Immaginate una frustrante situazione in cui il vostro mister, per scelta tecnica o causa infortuni, decide di non schierarvi dal 1° minuto per oltre un anno: questo è quanto accaduto a Jonathan De Guzman alla corte dello Sparta Rotterdam. Sabato scorso, infatti, in data 8 novembre, il 38enne di Scarborough è tornato a comparire nell'undici titolare di Maurice Steijn, in occasione della battaglia valevole per il 12° turno di Eredivisie con lo Zwolle, per la prima volta dal 23 maggio 2024, giorno di Utrecht-Sparta Rotterdam 3-1 (partita conclusiva dell'edizione 2023/24 del campionato olandese). Purtroppo, il Fato non è stato clemente con il centrocampista di origini canadesi nemmeno nel weekend più recente: i Rood-Witte Gladiatoren crollano di misura, ovvero con il più classico degli 1-0, in territorio nemico. Sei calciatori rimanenti, cinque campionati e, pertanto, sei storie differenti da narrare, rigorosamente in ordine alfabetico. C come Caprile, autore di sei interventi uno più decisivo dell'altro che aiutano il Cagliari (squadra di cui fanno parte, in aggiunta, Gianluca Gaetano, Sebastiano Luperto, Leonardo Pavoletti e, seppur fuori dalle gerarchie di Fabio Pisacane, Marko Rog) a strappare un punto, conseguenza di un pareggio a reti bianche, sotto i riflettori dello Stadio Giuseppe Sinigaglia, dimora del Como. D come Dendoncker, comprimario di un incubo targato "Real Oviedo": 8° KO ne LaLiga, su 12 incontri disputati, arrivato domenica 9 novembre contro l'Athletic Bilbao con il risultato di 1-0 e fanalino di coda a quota 8 punti. D come (anche) Diawara, al primo sigillo con indosso la casacca del Leganes. Tuttavia, esso non è sufficiente a evitare la sconfitta "per gentil cortesia" della Real Sociedad B: 2-1 in favore dei Txuri-urdin al termine dei 90' regolamentari. O come Okafor, non abbastanza incisivo finora nella propria esperienza quadrimestrale al Leeds United al punto da schivare la disfatta per 3-1 in trasferta col Nottingham Forest e, soprattutto, la 16ª posizione in Premier League a quota 11 punti, appena uno in più rispetto al West Ham e al Burnley, club a cui è burocraticamente legato un certo Axel Tuanzebe, dopo altrettante giornate. O come (anche) Ostigard, in rete per la seconda giornata di Serie A consecutiva. Un colpo di testa del difensore norvegese sblocca l'impronosticabile, almeno ai nastri di partenza, scontro salvezza tra il Genoa terzultimo e la Fiorentina ultima in graduatoria, passato alla storia con un pareggio per 2-2. Z come Zedadka, a secco di vittorie al servizio del Sudtirol dal 27 settembre. Tre sconfitte e quattro pareggi in un mese e mezzo per i bolzanini, l'ultimo dei quali è un 1-1 fatto registrare lo scorso sabato nel match casalingo con la Carrarese. Tale rendimento è la causa del 16° posto in Serie B con soli 12 punti raccolti. Concludiamo, come di consueto, con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con il ritorno in panchina, dopo cinque anni di inattività, di Roberto Donadoni. Accettato l'incarico di guida tecnica di uno Spezia terzultimo in Serie B quando sono trascorse appena 12 giornate, egli non poteva immaginare un "bentornato" più palpitante: 1-1 sudato contro il Bari per colpa di 50' disputati in inferiorità numerica, complice l'espulsione di Rachid Kouda al 42° minuto del primo tempo. Per un mister che si rimette in carreggiata, ce n'è un altro che viene promosso di grado. In seguito all'inaspettato esonero di Gaetano Auteri, i piani alti del Benevento Calcio hanno deciso di far compiere il grande salto ad Antonio Floro Flores: da gestore della Primavera a comandante della prima squadra. Egli eredita un team sul gradino più basso del podio del Girone C di Serie C a quota 26 punti, soltanto due lunghezze di distacco dal Catania capolista. Sette giorni pressoché atroci per Roberto De Zerbi: mercoledì 5 novembre il suo Olympique Marsiglia viene battuto "all'italiana" dall'Atalanta, con un semplice 0-1 siglato nel recupero da Lazar Samardzic che lo fa sprofondare al 25° posto nel maxi-girone di Champions League, dunque virtualmente escluso dai play-off, con 3 miseri punti racimolati in quattro uscite; domenica 9 novembre, invece, nonostante il 3-0 rifilato al Brest, fallisce il sorpasso in vetta alla Ligue 1 ai danni del Paris Saint-Germain dei soliti Khvicha Kvaratskhelia e Fabian Ruiz a causa di una rocambolesca vittoria per 2-3 da parte de Les Rouge et Bleu arrivata al 95° minuto con Joao Neves (in gol anche il georgiano che firma il provvisorio 1-2). Il PSG, a quota 27 punti, blinda la cima della kermesse, mentre l'OM insegue a 25. La "cura Benitez" in quel di Atene, sponda Panathinaikos, continua a funzionare: trionfo esterno con il risultato di 0-1 giovedì 6 novembre nel 4° impegno dell'annuale League Phase di Europa League contro gli svedesi del Malmö e scontro diretto in campionato con il PAOK Salonicco superato a pieni voti, o meglio, con un successo per 2-1. Tre punti che valgono la 16ª posizione a quota 6 nella fu Coppa UEFA e il 6° posto a quota 15 in Souper Ligka Ellada. Ha poco per cui sorridere, al contrario, Davide Ancelotti al comando del Botafogo: 0-0 lontano dai riflettori di casa contrapposto al Vitoria quintultimo nel Campeonato Brasileiro Serie A. Un segno di evidente resa per la missione di conquista della qualificazione diretta alla fase a gironi di Copa Libertadores: 6° posto frutto di 52 punti, sette in meno rispetto al Mirassol quarto, piazzamento minimo per l'obiettivo dichiarato del Fogão. Tuttavia, persino i preliminari della più importante competizione sudamericana sono a rischio: la Fluminense, 7ª forza del torneo dati alla mano, vanta una sola lunghezza di distacco dal figlio del più famoso Carlo. Molteplici ex Napoli si sono fronteggiati in un duello nel weekend compreso tra sabato 8 e domenica 9 novembre. Nel palcoscenico dell'11ª giornata di Serie A, ad esempio, Luciano Spalletti e Marco Baroni non si sono arrecati danni a vicenda in un derby di Torino conclusosi 0-0 (nella rosa granata sono presenti pure Giovanni Simeone e Duvan Zapata). Parallelamente tra le mura di San Siro, la Lazio di Maurizio Sarri, nonché di Elseid Hysaj in mezzo al rettangolo di gioco, è sbattuta contro lo "scoglio Inter": Piotr Zielinski non guarda le rivali dall'alto unicamente in Champions League, ma anche nei confini nazionali, grazie a un 2-0 che consegna ai nerazzurri i tre punti e il 1° posto a un punteggio pari a 24 in coabitazione con la Roma. In cadetteria, la Juve Stabia targata "Ignazio Abate" esce indenne da uno dei match di cartello del 12° turno del campionato 2025/26: test complicato contro il Palermo, il cui terzino destro titolare è Bartosz Bereszynski, superato con un sempreverde 1-0. Non vi è un vincitore tra la Ternana di Fabio Liverani e la Vis Pesaro allenata da Roberto Stellone: sotto le luci dello Stadio Libero Liberati finisce 1-1. Se Benitez al Panathinaikos è stato in grado di dare una scossa all'ambiente, lo stesso non si purtroppo affermare per Attilio Tesser alla Triestina: sconfitta dal valore di 3-1 per mano della Pro Vercelli e 3° KO consecutivo da quando il 67enne di Montebelluna ha preso le redini dell'annata degli Alabardati, compromessa fin dal principio a causa di una penalizzazione totale di 23 punti dovuta a violazioni di natura amministrativa. In chiusura, un epilogo triste con vittima Omar El Kaddouri e l'U16 dell'Ars et Labora Ferrara, ossia l'ex S.P.A.L: prima debacle in stagione subita dagli Estensi alla 7ª giornata del girone unico della kermesse riservata agli Allievi Provinciali contro la Balca Poggese per 2-1 e primato in classifica abdicato proprio in favore di quest'ultimi, ora a 19 punti e a una lunghezza di vantaggio sui rivali. A cura di Alex Iozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA