Concludiamo (come di consueto) con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con un profilo rimasto prigioniero all'interno di un cerchio di fuoco da un weekend all'altro: Roberto De Zerbi. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, in seguito all'inaspettata sconfitta(la 4ªnelle ultime 5 gare disputate) per 3-1 patita in casa dello Stade de Reims, il tecnico bresciano ordina il ritiro immediato alla squadra. I calciatori, di tutta risposta, protestano e si ribellano: un atteggiamento che sa di ammutinamentonei confronti di De Zerbi. "Io con la mia famiglia non ci sto mai, vorrà dire che anche voi non starete con la vostra": la frase rivolta all'intero spogliatoio che riassume il senso di rabbia provato dall'ex centrocampista (che ha vestito la maglia del Napoli tra il giugno del 2006 e il settembre del 2008) durante i sette giorni passati. Ora, grazie anche alla vittoria conseguita per 3-2 contro il Tolosa domenica scorsa (6 aprile), gli animi sembrano essersi raffreddati, ma non va escluso un addio del fu allenatore di Sassuolo e Brighton alla causa transalpina ad annata conclusa, complice magari un accordo sotto banco con la dirigenza del Milan.
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Da una guida tecnica con una percentuale di sensazione di felicità in corpo pari allo 0% a un'altra il cui sentimento ammonta al 50%: tra martedì 1° e sabato 5 aprile, Carlo Ancelotti, condottiero del Real Madrid, prima si assicura (seppur con il brivido) la finale di Copa del Rey (che disputerà contro gli eterni rivali del Barcellona) superando ai supplementari (0-1 il risultato dell'andata, 3-4 quello del ritorno nei 90' regolamentari e complessivo pari a un 5-4 in favore dei Blancos in seguito a una marcatura che porta la firma di Antonio Rudiger al 115° minuto di gioco) la Real Sociedad, poi crolla a tempo scaduto (gol decisivo di Hugo Duro al 95° minuto) nella cornice del proprio tempio, il Santiago Bernabeu, contro il Valencia per 1-2. La nota positiva per il mister di Reggiolo è il pareggio (per 1-1) proprio del Barcellona capolista con il Betis Siviglia, che consente a Les Merengues (che occupano il 2° posto ne LaLiga con 63 punti) di passare da tre a soli quattro punti di distacco in classifica dalla formazione blaugrana.
Dalla capitale di Spagna a quella dello Stivale: 31ª giornata di Serie A che vede sia Lazio che Roma cimentarsi nella disputa di un "big match". La prima, allenata da Marco Baroni (ricordato dai cuori napoletani di vecchia data come l'autore del gol, con cui punì proprio i biancocelesti, che ha consegnato agli abitanti della patria del Vesuvio il secondo Scudetto della propria centenaria storia), espugna di misura (a onor di cronaca, per 0-1) il Gewiss Stadium di Bergamo e, di conseguenza, ha la meglio sull'Atalanta di Gian Piero Gasperini, mentre la seconda, al cui comando vi è Claudio Ranieri (profilo passato per i vicoli di Partenope, in qualità di tecnico, tra l'estate del 1991 e l'autunno del 1992), non va oltre un pareggio dal risultato di 1-1 contro la nuova Juventus targata "Igor Tudor". Entrambe le formazioni sono impegnate nella corsa alla qualificazione all'edizione 2025/26 della UEFA Champions League. Dopo 31 incontri (ergo, a sette partite dal termine), la classifica di Serie A recita (dal terzo posto a scendere): Atalanta 58; Bologna 57; Juventus 56; Lazio 55; Roma 53; Fiorentina 52; Milan 48.
Infine, come accaduto settimana scorsa a Marco Donadel, Davide Dionigi e Salvatore Aronica, anche Giuseppe (detto "Beppe") Mascara ha ricevuto una chiamata per tornare in panchina: in data sabato 4 aprile 2025, il fu attaccante è stato ingaggiato dal Novara (club che oggi milita in Serie C) come guida tecnica fino al termine della stagione corrente. Com'è possibile intuire, è stato un weekend di "prime volte" (in un caso, anche "seconde volte") per i quattro ex calciatori nominati. Procedendo con ordine: Donadel, allenatore ad interim del CF Montreal (compagine militante in Major League Soccer), perde per 2-1 contro il Columbus Crew, così come Dionigi, tesserato il 31 marzo dalla Reggiana (iscritta al campionato di Serie B), che incassa un doloroso 1-2 dalla Cremonese. Destino agli antipodi, invece, per Aronica e Mascara (in terza divisione): il primo, richiamato dai piani alti del Trapani (dopo esser stato "scaricato" l'11 dicembre scorso), supera l'ostacolo "Latina" con un convincente 0-2, mentre il secondo trionfa di misura (per l'esattezza, per 1-0) contro l'Arzignano Valchiampo.
A cura di Alex Iozzi
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