rubriche

Quando il Napoli operaio e… San Gennaro riacciuffarono l’Inter in zona Cesarini

napoli amarcord
Era il 17 ottobre 1982 e gli azzurri compirono un vero e proprio miracolo nel finale di gara
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Alle 20.45 il Napoli di Calzona sarà ospite dell'Inter di Inzaghi per la gara valida per la 29a giornata del campionato di Serie A. Gli azzurri non vengono da una striscia positiva a San Siro contro i nerazzurri, avendo perso tutte le ultime cinque partite disputate a San Siro contro i nerazzurri. Non è mai stato un campo facile per i partenopei, infatti hanno vinto soltanto 9 match in Serie A al Meazza contro l'Inter, completano il bilancio 17 pareggi e 51 sconfitte. Basti pensare che il Napoli ha perso a Milano, sponda nerazzurra, anche in tutte le tre occasioni in cui ha vinto lo scudetto. Una vera maledizione. L'ultima vittoria azzurra risale all'aprile 2017: 0-1 gol di Callejon.

Amarcord Inter-Napoli 2-2 1982, quando negli ultimi 4 minuti gli uomini di Giacomini riacciuffarono i nerazzurri

—  

Era il 17 ottobre 1982, sesta giornata di campionato, e gli azzurri non se la passavano affatto bene. Il Napoli del nuovo tecnico rampante Massimo Giacomini, era penultimo in classifica con soli 3 punti. Giocare a Milano, in un campo storicamente ostico, non aiutava di certo i tifosi azzurri ad essere ottimisti, ma dopo i primi 45 minuti si resta sullo 0-0: un risultato che agli azzurri andava benissimo. Gli uomini di Giacomini quel pomeriggio vestivano maglie bianche con insolite righe giallorosse - usate solo in quella stagione - che richiamavano i colori del Comune di Napoli e, in quella stagione apparve un nuovo logo sulle maglie una N sul cui apice sinistro faceva capolino la testa di un ciuccio. Nel giro di 11 minuti, però, accade l'ineluttabile destino: l'Inter con Oriali prima al 56° e Altobelli su rigore poi al 67° si portò sul 2-0 e tutto lasciava presagire all'ennesima sconfitta del Napoli a San Siro. Ma i nerazzurri di Marchesi (allenatore del Napoli prima e dopo la parentesi nerazzurra della stagione 1982/83) non fecero i conti con la rabbia e l'orgoglio del Napoli operaio pre-maradoniano. All'86° Criscimanni riaccende la speranza spingendo in rete un cross perfetto di Ramon Diaz e al 90° l'insperato pareggio di Raimondo Marino con un potente fendente che lascia di stucco l'incolpevole Bordon. A fine gara, il grandissimo Beppe Viola intervistò il tecnico degli azzurri Massimo Giacomini chiedendogli con la sua solita ironia: "Per lei chi è stato il migliore in campo, forse San Gennaro?". Tornato nella sede Rai di Milano per montare il servizio sull’incredibile pareggio colto dal Napoli, un'emorragia celebrale se lo portò via a soli quasi 43 anni. Il Napoli in quella stagione fece un tremenda fatica a salvarsi. Giacomini fu esonerato all'undicesima giornata dopo la sconfitta di Cagliari per 1-0 e fu chiamato un uomo del club azzurro: Bruno Pesaola, coadiuvato in panchina da Gennaro Rambone. Gli azzurri chiusero il girone d'andata all'ultimo posto con 9 punti, ma nel girone di ritorno mise insieme ben 19 punti, un cammino da zona Uefa, salvandosi però soltanto all'ultima giornata battendo l'ormai già retrocesso Cesena per 1-0 al San Paolo.


A cura di Domenico D'Ausilio

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.