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UEFA al lavoro, vaccini per i 600 calciatori che giocheranno gli Europei

Roberto Mancini e Lorenzo Insigne (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Secondo quanto riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, è emerso in queste ultime ore che la UEFA, attraverso la propria commissione medica, è al lavoro per predisporre un protocollo destinato allo svolgimento dell’ormai...

Domenico D'Ausilio

Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, è emerso in queste ultime ore che la UEFA, attraverso la propria commissione medica, è al lavoro per predisporre un protocollo destinato allo svolgimento dell’ormai prossimo torneo continentale. Ciò prevede la necessaria vaccinazione dei 600 calciatori in rosa (portata a 25 effettivi) delle 24 finaliste. L’unica strada sicura per un percorso agonistico senza le trappole virali che ancora sono in agguato. Lo testimonia la sfortunata vicenda azzurra dello scorso fine marzo, con i riverberi delle positività che hanno colpito una ventina di soggetti, tra calciatori (otto) e staff (tecnico e federale).

UEFA al lavoro, vaccini per i 600 calciatori che giocheranno gli Europei

 Roberto Mancini (Getty Images)

È evidente che qualcosa non ha funzionato rispetto al recente passato. Ma è proprio la comparazione con quanto è accaduto in questa stagione che aiuta a mettere le cose in una giusta prospettiva. Tra settembre, ottobre e novembre 2020 la Nazionale ha messo insieme una trentina di giorni di lavoro, 8 partite giocate, tre trasferte estere, tre gare giocate al Franchi, una a Bergamo e una a Reggio Emilia. In pratica Firenze e Coverciano sono stati il centro “protetto” dei maxi ritiri di Mancini. Risultato: zero contagi. Adesso, con gli stessi protocolli, con tamponi a distesa (diciotto in dieci giorni) e misure di sicurezza analoghe, ma con solo un paio di giorni a Coverciano, due trasferte a rischio (Bulgaria e Lituania) si è avuta la contabilità “positiva” già ricordata.