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Gli ideatori della bandiera di Spalletti: “È un condottiero, vogliamo regalargliela”

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I due ragazzi tifosissimi del Napoli che hanno ideato il vessillo per il loro condottiero hanno parlato a Il Mattino raccontando come è nata l'idea ed esprimendo un desiderio
Sara Ghezzi

Nel corso della sua intervista post Napoli-Fiorentina Luciano Spalletti aveva espresso il desiderio di compare la bandiera con il suo volto che sventolavano alcuni tifosi azzurri. Il Mattino ha trovato gli ideatori di questa che con gioia vorrebbero regalare i vessillo al tecnico che ha regalato il sogno scudetto.  Si tratta di due ragazzi napoletani di 22 e 23 anni, Giuseppe Bottino e Giovanni Peluso, che hanno voluto omaggiare il tecnico toscano con questa bandiera speciale. A seguire le loro parole rilasciate al quotidiano.

Gli ideatori della bandiera di Spalletti: "È un condottiero, vogliamo regalargliela"

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"L'idea ci era venuta già a marzo quando eravamo a +18 sulla seconda. A quel punto con tutta la scaramanzia del caso abbiamo ragionato e deciso di realizzare un oggetto unico. Abbiamo notato che c'erano bandiere per tutti i giocatori ma non per Spalletti e così ci siamo detti che andava fatto qualcosa per elogiare il nostro allenatore. Sappiamo che le squadre sono fatte di grandi campioni ma ci tenevamo a fare la bandiera per Spalletti perché è il condottiero che ci ha portato alla vittoria. Per noi è soprattutto suo questo scudetto e volevamo ringraziarlo. Non sempre i meriti vanno nella direzione giusta. Così abbiamo pensato di fare la sua faccia visto che era la cosa più significativa. Ci piace il suo modo di fare: è diventato l'allenatore più anziano a vincere la Serie A quando tutta Napoli era scettica su di lui all'inizio. Abbiamo contattato chiunque, ma per quelle dimensioni nessuno riusciva a venirci incontro. Ci avevano detto che avrebbero cucito due lenzuoli e all'inizio eravamo un po' scettici, ma era tardi e abbiamo deciso detto di farla lo stesso. Alla fine è venuta benissimo. L'abbiamo portata per la prima volta contro la Salernitana, poi a Udine e infine domenica contro la Fiorentina: sia in curva A che in curva B, perché questa è la bandiera del popolo. Ha detto che la vuole comprare? Guai a lui se prova a darmi i soldi. Per quello che ha fatto da allenatore del Napoli già mi ha dato troppo. Ma non so se ne faremo un'altra per tenercela. Sappiamo che lui è un collezionista e certamente la terrò al sicuro. Ma non vogliamo assolutamente mettergli pressione. Quando avrà tempo saremo felicissimi di incontrarlo e fargli questo regalo".