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Contro il Milan il danese è stato un fantasma, ma questa sera il copione è stato completamente differente sin dai primi minuti. Si è fatto vedere, lottando con i difensori e provando a tenere quanto più possibile il pallone, fino al gol, il primo al Maradona, il primo in Champions League. Un gol dei suoi, glaciale davanti al portiere raccogliendo al meglio la magia di De Bruyne. Nel secondo tempo si conferma creando diverse occasioni importanti e mantenendo quasi sempre il pallone in modo da allargare il gioco soprattutto dopo l'ingresso di Noa Lang e Neres. Dimostra che è in serata quando va a siglare il gol del raddoppio raccogliendo un altro assist di De Bruyne andando coraggiosamente di testa e mostrando un'altra qualità della casa. Una partita devastante per lui, con un secondo tempo perfetto che porta Conte a concedergli la standing ovation.


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