rassegna

De Laurentiis, prigioniero del suo desiderio: le due strade per il futuro del Napoli

De Laurentiis
L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport ha analizzato il futuro prossimo del Napoli, legato esclusivamente dalla condotta straordinaria e al tempo stesso esuberante del presidente: l'analisi
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

La stagione in corso è ormai giunta quasi al capolinea, nessuno avrebbe avuto le doti da cartomante per pronosticare un andamento così deludente. Il Napoli campione d'Italia non è riuscito a reggere il confronto con la straordinaria annata dello scudetto, gli artefici di quel capolavoro non sono stati all'altezza delle aspettative. Ma le due strade del futuro del club dipendono esclusivamente dal presidente De Laurentiis.

De Laurentiis, prigioniero di sé stesso: le due strade per il futuro

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Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Aurelio De Laurentiis è il problema antropologico del secolo. Deve cambiare e fare un passo indietro. Non può sempre essere irascibile. Anche se è difficile cambiare un uomo a 75 anni, l'impasto è consolidato. C'è stato forse un trauma che ha provocato tutto questo, un trauma chiamato desiderio, un desiderio che l'ha reso immediatamente furioso? Il destino del Napoli è legato ad una persona così spettacolarmente instabile. Due sono le strade. Il presidente sceglie collaboratori e tecnico consenzienti, ubbidienti, così ripete il disastro di quest'anno. O il patron sceglie collaboratori e tecnico di personalità, capacità e conoscenze, padroni esclusivi del loro ruolo e si va inevitabilmente allo scontro. De Laurentiis è prigioniero di sé stesso".


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