Il Corriere dello Sport: voto 7,5 - Il Napoli del secondo tempo è un capolavoro per interpretazione, intensità, rabbia nella reazione e senso del dominio. Il tutto, senza Olivera e Buongiorno. E Kvara. Chiude così: tiri 14-5, cross 25-6, angoli 10-1. Seconda vittoria in rimonta dopo quella con l’Atalanta.
Tuttosport: voto 7,5 - Ci piace immaginare che l'abbia vinta con la classica strigliata nell'intervallo per risvegliare un Napoli lento e
confuso. In ogni caso la trasformazione si è vista eccome e lui sì, di nuovo in rimonta in 24 minuti, continua la corsa in vetta.
Il Mattino: voto 8,5 - Il vero capolavoro è quello di non riuscire a far fare neppure un tiro in porta alla Juventus non solo per tutta la ripresa, ma anche dopo il rigore di Lukaku. Mezz'ora impressionanti, in cui Conte ha cambiato moduli e calciatori alla velocità della luce, ottenendo sempre la stessa risposta in termini di intensità e concretezza. Certo, primo tempo imbavagliato ma la sensazione è che la sua sia una scelta iniziale precisa: lasciare il controllo del possesso ai bianconeri, provando con l'aggressione alta a recuperare e ripartire. Non gli riesce, perché Lobotka è annullato ei due ai lati non sembrano essere i play giusti. Ma non è così: nel dna gli azzurri hanno l'essere una squadra dominante. Ecco energia, un calcio semplice e pulito. Il sogno scudetto va avanti.
CalcioNapoli1926.it: voto 8 - Conte è un grande allenatore perché riesce ad interpretare le gare e soprattutto riesce ad entrare nella testa dei giocatori come pochi. Il suo Napoli nel primo tempo si rende protagonista di qualche errore di troppo, ma comunque offre una buona prestazione. Ma dopo l'intervallo sul terreno del Maradona è entrata completamente un'altra squadra che sin dai primi secondi della seconda frazione di gioco ha iniziato a pressare la Juventus trovando prima il pareggio con Anguissa e poi il vantaggio con il rigore siglato dal suo pupillo Lukaku che aveva anche inventato un pallone per McTominay. Tra le mosse che hanno messo in difficoltà gli uomini di Thiago Motta c'è anche la posizione di Di Lorenzo che si accentrava. Nei minuti finali cambia Politano distrutto facendo entrare Mazzocchi che si è posizionato sulla fascia destra avanzando Spinazzola e spostando Neres sulla destra mostrando anche la grande versatilità della sua squadra sempre pronta ad andar in guerra per lui. Riesce a stanare l'unica imbattuta dei maggiori campionati mostrando perché forse il sogno non è così utopistico.
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