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Napoli-Juventus, le pagelle: Anguissa dominante, Lukaku sempre più decisivo. Politano moto perpetuo

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I voti degli azzurri dopo la gara contro i bianconeri
Sara Ghezzi

Il Napoli scende in campo e sembra voler essere subito pericoloso, ma la Juventus mostra grande personalità e solo un super Meret nega il gol a Yildiz. Gli azzurri poi provano a costruire, ma si rendono protagonisti di diversi errori tecnici in uscita rendendo con la squadra di Thiago Motta che prova ad infilare la difesa e ci riesce poi con il gol di Kolo Muani dopo che gli uomini di Conte che sbagliano in area di rigore e un Meret impreparato che porta gli azzurri a chiudere il primo tempo in svantaggio. Il secondo tempo si apre con un Napoli molto più arrembante che va subito vicino al gol del pareggio con Lukaku, ma Di Gregorio compie un vero e proprio miracolo. Ma poi il pareggio arrivo dopo un'azione prolungata del Napoli con Anguissa uomo sempre più fondamentale per Conte. La rete del centrocampista ha alimentato la pressione in attacco degli azzurri che attuano un vero e proprio forcing nel corso dei primi venti minuti del secondo tempo. Che porta al rigore conquistato da una giocata eccezionale di McTominay dopo un'invenzione di Lukaku che dal dischetto non sbaglia. Il Napoli poi mantiene il pallino del gioco mostrando anche uno sforzo fisico non indifferenze con diversi azzurri che hanno concluso il match a fatica.

Napoli-Juventus, le pagelle

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Meret 7 - Fa un prodigio su Yildiz  nei primissimi minuti mostrando tutte le sue qualità reattive e atletiche, ma si fa un po' sorprendere da Kolo Muani, difficile da stabilire se poteva fare di più. Nel secondo tempo la Juventus subisce il Napoli e si mostra poche volte nella sua zona e quando lo fa si fa trovare sempre pronto.


Di Lorenzo 6,5 - Ni primi 45' minuti prova a spingere in fase offensiva duettando con Politano e inventando anche un pallone geniale per Anguissa, poi si dedica alla fase difensiva risolvendo alcune occasioni che potevano diventare pericolose per il suo Napoli. Nel secondo tempo la sua posizione mette in difficoltà la Juventus e con i suoi soliti inserimenti in zona offensiva portano alla costruzione dell'azione del gol di Anguissa. Come un vero capitano lotta su ogni pallone e difende la vittoria con tutte le proprie forze.

Rrahmani 6,5 - Amir è sempre il buon soldato attento e pronto ad immolarsi, come tutto il reparto difensivo si fa trovare un po' impreparato in alcune occasioni come quella del gol del centravanti francese. Nel secondo tempo prende bene le misure di Kolo Muani e difficilmente gli fa toccare il pallone.

Juan Jesus 6,5 - Così come il compagno di reparto è sempre attento nonostante le qualità in velocità di Kolo Muani. Mostra personalità quando prova ad impostare il gioco per i compagni. Nel secondo tempo prende le giuste misure mantiene sempre alta la concentrazione per non far passare maglie bianconere.

Spinazzola 6,5 - Nei primi minuti di gara va un po' difficoltà, scivolando anche troppo spesso come nell'occasione di Yildiz. Ma quando si tratte di attaccare mostra sempre maggiormente le sue qualità costruendo diverse azione potenzialmente pericolose. Il secondo tempo lo inizia bene mettendo sulla testa di Lukaku un pallone perfetto, ma Di Grigorio ha negato il gol al belga. La sua prestazione sale sempre di più con l'avanzare dei minuti e concludendo il match in posizione più avanzata e risultando fondamentale in alcune uscite.

Anguissa 8 - I suoi compagni di reparto nella prima frazione di gioco hanno sofferto maggiormente, lui invece conferma quanto si sta vedendo nelle ultime uscite inserendosi più volte in attacco. Soprattutto ad inizio gara ha sbagliato qualche pallone di troppo. In queste settimane Frank si sta dimostrando decisivo anche in zona gol tra gol e assist e regala il pareggio agli azzurri trovando un colpo di testa perfetto. Conclude un match straordinario, l'ennesimo nelle ultime settimane. Un guerriero che ha battagliato ogni secondo della gara.

Lobotka 6,5 - Thiago Motta nel primo tempo è riuscito ad arginarlo con la giusta mossa tecnica, particolarmente colpevole in occasione del gol di Kolo Muani quando sbaglia completamente l'intervento in area di rigore. Come tutta la squadra nel secondo tempo sale il livello della sua prestazione mostrando la sua importanza in fase di recupero intercettando diversi palloni importanti oltre a mostrare le sue qualità tecniche. Termina il match in anticipo perché la benzina era ormai finita (Gilmour dall'89' minuto s.v)

McTominay 6,5 - Scott è un carburante e la sua prestazione sale sempre di più con l'aumentare dei minuti. Furbo quando ruba i pallone in occasione di un'uscita dal basso della Juventus. La giocata in occasione del rigore conquistato nel secondo tempo vale tutta la partita, perché solo chi ha qualità eccezionali può fare. Nel finale battaglia mostrando che è tecnico, ma anche forte fisicamente.

Neres 6 - Dai suoi piedi nascono sempre le occasioni più pericolose del Napoli, ma è meno presente nel gioco rispetto al solito avendo qualche maggior difficoltà nel primo tempo. Anche nel secondo tempo nonostante la prestazione dei compagni sia salita di livello, non è apparso il solito demone che sta facendo innamorare i tifosi napoletani. Nei minuti finali però risulta importante nel recupero di diversi palloni e anche in qualche volata quando ha provato a portarsi dietro la difesa della Juventus. Conte lo richiama in panchina nel recupero (Ngonge dal 91' minuto - Entra e recupera un pallone importante subendo un fallo che permette agli azzurri di recuperare qualche minuto)

Lukaku 7 - Nel corso del primo tempo prova con due o tre sponde ad aprire il gioco per i compagni, ma non riesce a liberarsi la maggior parte delle volte ricevendo anche pochi palloni giocabili. Apre il secondo tempo con una super occasione da gol accogliendo al meglio l'assist di Spinazzola, ma Di Gregorio gli ha negato la gioia del gol. Nel secondo tempo Romelu con la sua prestazione dimostra perché Conte lo ha voluto fortemente, perché lui non fa solo gol, ma regala anche palloni importanti per i compagni come in occasione dell'invenzione per McTominay da cui poi è nato il calcio di rigore per il Napoli. Penality che lui si prende la responsabilità di tirare mostrando la sua freddezza dal dischetto. Conte lo richiama in panchina dopo che ha dato tutto (Simeone dall'89' minuto 6 - Il Cholito ha la capacità di entrare come un dannato in ogni gara lottando su ogni pallone e facendolo anche da terra pur di difendere il pallone)

Politano 7 - Il solito motorino su per giù per tutto il campo, fondamentale in fase difensiva e il più pericoloso in fase offensiva con due tiri verso la porta che però non hanno comunque impensierito Di Gregorio. Nei primi minuti del secondo tempo si conferma e mette il pallone decisivo per la testa di Anguissa che non sbaglia trovando il pareggio. Mette lo zampino anche nell'occasione del rigore conquistato da McTominay. Esce distrutto come in ogni partita all'ottantesimo minuto (Mazzocchi dall'80' minuto 6 - Conte lo lancia in campo per difendere il vantaggio e lui compie il suo compito al meglio)

All. Conte 8 Conte è un grande allenatore perché riesce ad interpretare le gare e soprattutto riesce ad entrare nella testa dei giocatori come pochi. Il suo Napoli nel primo tempo si rende protagonista di qualche errore di troppo, ma comunque offre una buona prestazione. Ma dopo l'intervallo sul terreno del Maradona è entrata completamente un'altra squadra che sin dai primi secondi della seconda frazione di gioco ha iniziato a pressare la Juventus trovando prima il pareggio con Anguissa e poi il vantaggio con il rigore siglato dal suo pupillo Lukaku che aveva anche inventato un pallone per McTominay. Tra le mosse che hanno messo in difficoltà gli uomini di Thiago Motta c'è anche la posizione di Di Lorenzo che si accentrava. Nei minuti finali cambia Politano distrutto facendo entrare Mazzocchi che si è posizionato sulla fascia destra avanzando Spinazzola e spostando Neres sulla destra mostrando anche la grande versatilità della sua squadra sempre pronta ad andar in guerra per lui. Riesce a stanare l'unica imbattuta dei maggiori campionati mostrando perché forse il sogno non è così utopistico.

A cura di Sara Ghezzi

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