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partite storiche
Quando Napoli-Cagliari fu il debutto in A dell’era ADL: ora può chiudere il cerchio
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Era il 26 agosto 2007, il nuovo Napoli di De Laurentiis ritornò in Serie A dopo sei stagioni, quattro di B e due di C1, condite da un fallimento nel 2004 che fecero scivolare il club azzurro per la prima volta nella sua storia in terza serie grazie al Lodo Petrucci che evitò la ripartenza dalla Serie D (infatti oggi il Lodo non esiste più e una società professionistica fallita può ripartire dalla D oppure da due categorie inferiori se si trova in C). Grande festa al San Paolo per il ritorno degli azzurri, con ben 40mila spettatori sugli spalti nonostante fossimo in pieno periodo estivo e l'assenza di molti tifosi non gradirono il mercato azzurro senza "botti". E invece finì con una sconfitta sotto gli occhi dell'allora sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, del ministro Clemente Mastella e del cardinale Crescenzio Sepe, tutti seduti accanto a De Laurentiis. Vinse il Cagliari per 0-2 grazie alle reti di Matri al 49° e di Foggia, il ragazzo del Rione Traiano, al 59° su rigore. Questa la storica formazione che schierò l'allora tecnico azzurro Edy Reja: Iezzo, Cupi, Maldonado, Contini (De Zerbi), Garics, Blasi (Bogliacino), Gargano, Hamsik, Savini, Calaiò (Zalayeta), Lavezzi. A distanza di una sola settimana, però, il Napoli si riscattò con vittoria per 0-5 a Udine, in quello stadio dove il 4 maggio 2023 si è laureato Campione d'Italia per la terza volta. Una vera e propria chiusura di un cerchio da parte del nuovo Napoli di De Laurentiis.
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