Napoli Primavera-Eintracht, le pagelle: muro De Chiara! Bene Spinelli e Torre, male De Luca

Strappa un altro pari il Napoli Primavera in Youth League: dopo i due pareggi contro Sporting Lisbona e PSV Eindhoven, che avevano fatto seguito alla sconfitta rimediata in casa del Manchester City, finisce 0-0 contro l'Eintracht Francoforte. Diventano tre i punti raccolti dalla squadra di Dario Rocco dopo 4 giornate, a cinque giorni dalla trasferta di Bergamo contro l'Atalanta. Mattinata relativamente tranquilla per il portiere azzurro fino al calcio di rigore sbagliato dall'Eintracht, sul quale era comunque in traiettoria. Mostra comunque reattività su un tiro a botta sicura di Dzanovic e personalità, dribblando un avversario in area di rigore. Dietro la solidità del Napoli, c'è anche la sua firma, che sta diventando sempre più autorevole. Puntuale e preciso, tiene la barra dritta facendo tanto lavoro sporco. Il capitano del Napoli è anche il migliore in campo: che faccia il centrocampista o il difensore, per mister Rocco è praticamente una certezza. Schierato da braccetto destro nella difesa a tre, è un muro invalicabile per chi osa gravitare sulle mattonelle da lui difese. Il rigore causato, costato un cartellino giallo e un infortunio, è una macchia troppo grossa su una prestazione fino a quel momento sufficiente. Per sua fortuna, non ha deciso il match in negativo grazie all'errore di Dills dagli undici metri. Molto bene anche il classe 2007, un'autentica scoperta per gli addetti ai lavori. Rocco ci ha lavorato molto e, da semplice ala, è diventato un esterno in grado di assolvere a tutte le mansioni richieste a un quinto. Si rivela infatti un cliente fastidioso anche in fase di contenimento e, quando c'è da attaccare, palesa una progressione che lo trasforma in un motorino difficile da tenere a bada. Ha trovato poco spazio in campionato, ma oggi ha risposto presente in cabina di regia. Da equilibratore nel 4-1-4-1, che si alternava con il 3-5-2, si comporta discretamente. Peccato per il cartellino giallo, probabilmente evitabile, ma la prova merita la sufficienza. Che partita! Anche lui viene schierato a sorpresa e regala brio alla manovra del Napoli. E' probabilmente l'unico in grado di saltare l'uomo e, a conferma di questo, ci sono i tre cartellini gialli strappati ai calciatori dell'Eintracht. Non convince il numero 11 azzurro, messo da mezz'ala al fianco di Anic. Chiamato a dare una mano anche davanti, non trova il giusto spinto rendendosi autore di una prestazione un po' anonima. Meglio il calciatore croato, che nella ripresa ci prova non centrando lo specchio della porta. Anche neì suo caso, la sensazione è che ci si potesse aspettare qualcosa in più. Le aspettative su di lui sono alte e, per il momento, non sono ripagate: il talento argentino si nasconde troppo dietro la fisicità dell'arcigna retroguardia tedesca. Timido. Meno brillante rispetto a tre giorni fa, ma sembra avere la stoffa per reggere appuntamenti di un certo peso. Nella sua gara, c'è tanta fame e tanta generosità. Sciupa la chance più ghiotta a una ventina di minuti dalla fine, commettendo anche un fallo di mano nello svolgimento dell'azione. C'è tanta sofferenza nei 90 minuti ma, come ci hanno insegnato i più grandi contro il Como, se non puoi vincere conta non perdere. Il destino è stato dalla sua parte grazie al rigore sbagliato da Dills ma i suoi hanno ritrovato una fiducia che non avevano mai avuto in questa stagione. Quello di oggi non è solo il quarto risultato utile consecutivo, ma anche il quarto senza subire gol. E allora i meriti vanno al tecnico, che ha saputo motivare e ritrovare un gruppo che avrebbe potuto viaggiare allo sbando dopo il lungo filotto di sconfitte.

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