calcionapoli1926 interviste Rivieccio: “Conte come Foà, Maradona mi manca! Roma più temibile del Milan. McTominay…”

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Rivieccio: “Conte come Foà, Maradona mi manca! Roma più temibile del Milan. McTominay…”

Alex Iozzi

Quattro giorni fa cadeva il 5° anniversario della morte di Diego Armando Maradona, un simbolo per Napoli e, in particolar modo, per la sua generazione: da tifoso, cosa ricorda del periodo dell'arrivo de "El Pibe" in quel di Partenope? Come ha vissuto quei caldi giorni dell'estate del 1984?"Il 5 luglio 1984 è una data storica. Mi ricordo che si pagava 1000 lire per vedere Diego, ma non riuscii ad andare allo stadio. Ricordo soltanto i giorni precedenti: ero impegnato al meeting di Ischia con l'avvocato Franco Campana, alla Pineta locale. Alla serata finale del Galà, che si teneva di domenica sera, Carlo Iuliano, capoufficio stampa del Napoli, annunciò dal palco del premio la firma del contratto di Maradona con il Napoli. Ricordo che ci fu un boato, un movimento quasi tellurico nella Pineta di Ischia ad accompagnare la notizia. Io già seguivo Maradona all'epoca, perché me lo raccontò Gianni Di Marzio, il primo a scoprire questo fenomeno argentino. Poi l'avevo ammirato ai tempi del Barcellona: era un fuoriclasse già lì, dunque non mi sembrava vero che quel calciatore si trasferisse al Napoli. Ricordo, pertanto, l'esplosione, il giubilo, il tripudio che generò tale annuncio quella sera: passammo la notte a fare caroselli per tutta Ischia. Successivamente, con Diego mi sono anche frequentato. Posso dire che, in buona parte, ci sono stato anche amico, dato che avevo rapporto con i calciatori di quel Napoli. Ho trascorso tante serate a casa di Bruno Giordano, Andrea Carnevale, Ciro Ferrara... Con Alessandro Renica ci ho trascorso le vacanze; andavo spesso al campo Paradiso per assistere agli allenamenti; ho seguito il gruppo in trasferta; ho dormito a Bordeaux nel loro stesso albergo, come a Stoccarda per la finale di Coppa UEFA... Diego è una persona che mi manca ancora oggi. L'altro giorno, nel 5° anniversario della sua morte, mi sono commosso al pensiero che non è più tra noi. Tuttavia, dico sempre che Diego non è mai realmente morto: è come il mare, l'universo, le stelle, il sole, l'amore... Diego non muore mai".

Domanda secca: se dovesse utilizzare un solo aggettivo per descrivere Maradona, quale sarebbe?"Ineguagliabile".