Sulle sostituzioni di Osimhen e Kvara con il Bologna: "Io non li toglierei mai dal campo. Per me sono l’immagine del Napoli vincente, nel mondo e non solo in Italia. E poi com’è possibile da un anno all’altro tanta differenza di rendimento? Vedo facce tristi, nervosismi. Questi sono grandi protagonisti. E vi dico che, anche per quanto mi riguarda, se io salgo sul palco e non ho la carica giusta il concerto non viene bene e il pubblico se ne accorge pure".
Sul momento vissuto dalla squadra: "Io da tifoso voglio sempre vincere. E credo anche i giocatori, ce lo hanno dimostrato con la favolosa cavalcata scudetto. Non voglio discutere l’operato del tecnico, ma se togli i tuoi migliori attaccanti e stai solo pareggiando, comunque il messaggio che arriva alla squadra è che può anche bastare il pari. E con i pareggi non si va in Champions. Spalletti è stato straordinario, ma come si dice a Napoli “a piangere il morto sono lacrime perse”. Non voglio essere nostalgico, voltiamo pagina. Invito Garcia a ripartire subito, facendo esperienza da questo avvio difficoltoso e da tifoso penso sempre che possiamo vincere già contro l’Udinese e riaprire un filotto di successi per rilanciarci. Lo scudetto vogliamo difenderlo fino in fondo. Mi piace sempre pensare positivo. Il Napoli è tornato ad essere normale, e lo vedo soprattutto identificato in Lobotka. Era diventato un top player ora sembra un mediano come tanti. E faccio fatica a capire. Al tempo stesso sono un entusiasta e vi faccio notare che già c’è il tutto esaurito per la gara con il Real. Noi siamo così, ci esaltiamo nelle grandi sfide. Batteremo il Real e torneremo a sorridere".
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