Le parole dell'agente del portiere capitano dell'Italia
Nel corso della trasmissione "Salite sulla giostra" in onda su Stile Tv è intervenuto Vincenzo Raiola. L'agente di Gigio Donnarumma ha parlato della stagione del suo assistito, ma anche del futuro al Psg con diversi club interessati al portiere. A seguire le sue parole.
Donnarumma, l'agente: "Si trova molto bene al Psg, ma su di lui ci sono tanti club"
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Sulla stagione: “Dopo un campionato così lungo ed una Champions League intensa, i giocatori avevano bisogno di vacanza e invece tra allenamenti di Nazionale e partite importantissime non è facile riposare. E’ vero che i calendari sono ristretti, ma giocare partite così importanti a fine stagione non fa bene agli atleti, è pesante. Poi, Donnarumma partirà per la World Cup col Psg. Lui ha iniziato a luglio con la preparazione, ora siamo a giugno e ancora si giocano gare fondamentali. Lui ha giocato più di 60 partite per cui l’umore è vivo e vorrebbe fare tanto e di più per la Nazionale, ma la stanchezza di una stagione intera si fa sentire. E, al termine di questa settimana intensa, inizierà un altro percorso per cui è stressante dal punto di vista mentale. Purtroppo la prima gara con l’Italia non è andata benissimo, ma la prossima partita si deve vincere. Ieri sera l’ho sentito ed era concentrato e determinato: vuole vincere la prossima gara per poi rimandare tutto a settembre. Però, questo pessimismo non fa bene, è vero che il risultato non è positivo, ma il calcio è bello perché si può ribaltare ogni situazione. Sicuramente i ragazzi daranno il massimo. Luis Enrique è un ottimo allenatore, ma questo già lo sapevamo, è a livello umano che credo abbia fatto la differenza. Lui è molto vicino ai ragazzi, ha fatto di tutto per far sentire i ragazzi a proprio agio, lavora su ogni giocatore. Poi, il suo metodo è diverso perché più si giocava e più faceva riposare la squadra. Dopo una gara vinta, concede 2 giorni di riposo e la cosa inusuale è far stare i ragazzi a casa anche nel giorno della partita. Nella giornata tipo, i ragazzi facevano colazione al centro sportivo, poi andavano a casa dalla famiglia e si ritrovano alle 18 per la partita".