Alle 7 vittorie consecutive da te citate, aggiungiamo 18 gol fatti e appena 2 subiti: le critiche per la decisione di ingaggiare Cristian Chivu sono state fin troppo affrettate? "Ci sono state critiche, ma anche chi, come me, aveva dei dubbi: non eravamo critici perché poco speranzosi che le cose potessero andar bene, ma temevamo ci fossero troppi rischi legati a questa scelta. In realtà, i dirigenti dell'Inter hanno preso una decisione che, al momento, si è rivelata lungimirante. Ci hanno visto bene: hanno scelto un ex giocatore dell'Inter, oltre che allenatore della Primavera, quindi già conoscitore dell'ambiente, e che si sta dimostrando non solo un bravo tecnico, ma anche un fine psicologo. Nonostante la sua scarsa esperienza in panchina, è riuscito a farsi accettare da un gruppo reduce da una clamorosa umiliazione sportiva. È stato bravo a entrare in punta di piedi nello spogliatoio dell'Inter; per capirci, esattamente l'opposto di ciò che fece Benitez a suo tempo dopo la vittoria del triplete di Mourinho: cercò di fare la rivoluzione, tentando di cancellare il passato, e venne rigettato dallo spogliatoio".
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