Era il 20 ottobre 1985, il Verona si presenta al San Paolo con lo scudetto cucito sul petto per la prima volta nella sua storia
Domenica alle 20.45 al Maradona si affrontano Napoli e Verona, un vero e proprio amarcord per due club rivali per lo scudetto negli Anni 80. Per ironia della sorte, nonostante il calendario asimmetrico, gli azzurri affronteranno gli scaligeri nel primo match di ritorno, così come avvenuto nella prima giornata d'andata, quando Conte all'esordio in campionato con il Napoli è stato sconfitto senza appello per 3-0 al Bentegodi da un frizzante Verona. Dunque, gli azzurri cercheranno di vendicarsi dopo quel brutto ko, magari con un risultato simile a quello di 40 anni fa, quando Maradona e compagni annichilirono il Verona scudettato nel 1985.
Napoli-Verona 5-0, quando Maradona annichilì i campioni d'Italia da 40 metri
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Era il 20 ottobre 1985, il Verona si presentò al San Paolo con lo scudetto cucito sul petto per la prima volta nella sua storia. Il club guidato da Ferlaino si preparava a diventare grande e nel 1985/86 faceva le prove tecniche di scudetto, che sarebbe arrivato per la prima volta nella stagione successiva. Infatti, il direttore generale azzurro Italo Allodi spese ben 11 miliardi di lire per gli acquisti di Claudio Garella (proprio dal club scaligero campione d'Italia), Massimo Filardi, Alessandro Renica, Eraldo Pecci, Bruno Giordano più il prestito di Ruben Buriani (sfortunatissimo, giocò solo cinque partite a causa della rottura di tibia e perone).
Era la settima giornata del campionato 1985/86 e la Juve era già in fuga. Sei vittorie su sei per la Vecchia Signora, che costrinse subito le inseguitrici a fare gli straordinari. Il Napoli per non perdere il passo dei bianconeri avrebbe dovuto battere gli scaligeri campioni d'Italia. E così fu. Una delle prestazioni più imponenti del Napoli di Ottavio Bianchi negli Anni 80.
La cronaca di quel match
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Gli azzurri si portano in vantaggio con un gol di rapina di Giordano dopo 21 minuti. I partenopei attaccano, ma nella prima frazione di gioco non sfondano. Nella ripresa, però, arriva il raddoppio con Bagni al 3° minuto. Gli uomini di Bianchi non si scompongono nemmeno dopo gli infortuni occorsi a Giordano e Filardi tra il 52° e il 55°, che costringe il tecnico a terminare subito le sostituzioni a suo favore inserendo i giovani Carannante e Caffarelli. Infatti, al 58° arriva un gol che ancora oggi viene rivisto in loop in tv e in streaming su internet. Maradona prende palla dai 40 metri, la palla rimbalza quel tanto che basta per far attivare il suo genio. Vede Giuliani (per ironia della sorte suo compagno di squadra, in seguito, al Napoli) fuori dalla porta e scaglia un pallonetto col suo sinistro magico che bacia il palo alla destra del portiere scaligero, adagiandosi in rete. È il 3-0 del Napoli.