I tifosi scaligeri accolsero i partenopei con cori e striscioni razzisti: "Lavatevi", "Benvenuti in Italia" e i soliti inneggiamenti al Vesuvio. Insulti che si fecero ben più pesanti quando la squadra di casa passò in vantaggio con Sacchetti al 28° e al raddoppio al 53° minuto con Galderisi su rigore (dopo una magia su punizione inspiegabilmente annullata a Maradona). La partita, dunque, sembrava chiusa ma i padroni di casa non avevano fatti i conti con Maradona che si avvicinò alla panchina urlando: “Ora vendico il popolo napoletano”. Infatti dopo due minuti accorciò le distanze segnando anch'egli dal dischetto e trovando, poi, il gol del pareggio all'80° grazie ad un bellissimo gesto tecnico: una magia di nuca sull’uscita di Giuliano Giuliani che, per ironia della sorte, dopo aver sostituito Garella al Verona nel 1985 lo farà anche al Napoli nel 1988. L’azione ricorda molto quella della Mano de Dios con la quale il Pibe de Oro supererà, pochi mesi più tardi, il portiere inglese Shilton durante lo storico match dei quarti di finale dei Mondiali in Messico in cui segnò anche il Gol del Secolo. La potremmo definire, quindi, la Nuca de Dios. Il Napoli concluse quel campionato al terzo posto, tornando in Coppa Uefa dopo quattro stagioni, mentre il Verona scudettato chiuse in modo anonimo al decimo posto.
A cura di Domenico D'Ausilio
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