calcionapoli1926 editoriali KDB e McTominay come Lennon e McCartney in Let It Be: l’esperimento Fab 4 è (già) fallito

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KDB e McTominay come Lennon e McCartney in Let It Be: l’esperimento Fab 4 è (già) fallito

Alex Iozzi

Fatta questa lunga disamina, sorge spontanea una domanda: qual è la soluzione che può aiutare mister Conte a risolvere il problema messo in evidenza poc'anzi? La risposta al suddetto quesito è immediata: ripristinare sin dal 1° minuto il 4-3-3. Le gare con Milan e Sporting Lisbona (e, ancor prima, con il Pisa) ne sono la prova: gli ingressi in campo di David Neres e Noa Lang (nonostante siano stati un po' tardivi) hanno ribaltato l'inerzia di tutti gli incontri citati, consentendo alla compagine di Fuorigrotta di raddoppiare (o, addirittura, anche triplicare) il numero delle azioni da gol nitide prodotte, oltre che ridare vita a una fascia mancina, altrimenti, alquanto (per non dire completamente) priva di inventiva. Inoltre, attraverso un modulo formato da tre centrocampisti, De Bruyne e McTominay sarebbero liberi di agire (a rotazione, visto il calendario fitto di impegni e l'età del belga) come mezzali; oppure, altra ipotesi, da trequartistiin un 4-2-3-1 dove Lobotka e Anguissa giacciono in mediana.

Lungo il cammino del Napoli, adesso, è previsto (alle 18:00 di domenica 5 ottobre) lo scontro con il Genoadi Patrick Vieira (valevole per la 6ª giornata del campionato 2025/26 di Serie A): lungi da noi dare lezioni di tattica a un allenatore con un curriculum del calibro di Antonio Conte, ma il tragitto più sereno verso i tre punti contro il Grifone è visibile a occhio nudo (e di certo non comprende il 4-1-4-1).

A cura di Alex Iozzi

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