Nelle ultime ore alcune intercettazioni hanno fatto esplodere il caso Suarez. Il calciatore nei giorni scorsi ha preso parte ad un esame per ottenere la cittadinanza italiana. Un test ampiamente superato dal calciatore ma finito al centro di un’inchiesta della Procura. Le intercettazioni hanno rivelato, infatti, di una combine con la stessa Università di Perugia che avrebbe aiutato il calciatore a superare l’esame.
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Caso Suarez, parla l’avvocato Turco

Oggi è arrivata anche una nota da parte del legale torinese Maria Turco, appartenente allo studio Chiappero, il cui nome è comparso nelle suddette intercettazione. La sua persona sembrerebbe, però, non comparire nella lista delle persone indagate.
“Nelle mie funzioni di legale ho messo in contatto lo staff del calciatore Luis Suarez con l’Università per Stranieri di Perugia. Tale contatto faceva seguito alla verifica dei requisiti necessari per l’ottenimento della cittadinanza italiana e alla constatazione che il calciatore non fosse in possesso del certificato B1, richiesto dalle normative in vigore. H interloquito con il Servizio Relazioni Internazionali Erasmus e Mobilità della stessa università per avere e trasmettere le indicazioni burocratiche circa l’erogazione del corso on line e l’eventuale successiva iscrizione all’esame in oggetto. Nel corso di quelle conversazioni telefoniche, infatti, ho espresso chiaramente la richiesta che la procedura di esame avvenisse”in presenza”. Senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto a qualsiasi altro candidato. Presumo che un’analisi attenta di tali conversazioni potrà dimostrarlo senza ombra di dubbi”.
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