In passato ha indossato la maglia del Napoli, oggi Fabio Quagliarella veste la maglia della Sampdoria. Ma soprattutto sarà il prossimo avversario dei partenopei per la prima sfida di campionato tra le mura dello Stadio Diego Armando Maradona. In attesa della sfida, in programma a partire dalle 15 di domenica, il calciatore ha raccontato le proprie emozioni ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
CLICCA QUI PER LE ULTIME SUL NAPOLI
Sampdoria, le parole di Quagliarella

“Maradona? Per noi napoletani d’Italia e del mondo è tutto. Mi ha affascinato leggere i racconti di chi è stato a contatto con lui e gli ha giocato al fianco. Era un buono, che ti aiutava sempre in campo e fuori. Lascia un vuoto enorme non solo in chi amava il calcio. Di fronte a uno come lui, io che gioco al calcio, sono un dilettante. Lui era la massima espressione di questo sport.
Giocare al ‘Maradona’? Sarà un privilegio e una grande fortuna, da napoletano, anche se le emozioni si vivranno tutte sul momento. La Samp, però, ha assolutamente bisogno di fare punti, ma non può essere una gara come le altre.
La 10? Per me rappresenta Maradona, il giocatore che non è uguale agli altri in una squadra. Negli anni si è un po’ perso questo significato, ma prima era così. Il dieci, uno fuori dalla norma. Un po’ tutti abbiamo sognato di averla addosso. In passato c’è stata l’occasione, ma per motivi personali gioco con il 27. Il murales di Maradona? Sembra brutto dirlo, ma in 37 anni non c’ero mai stato. Ero a casa, ne ho approfittato: è stata un’emozione fortissima essere lì pensando a cosa aveva rappresentato Diego per quei luoghi.
Il mio passato al Napoli? Quell’anno tornammo nelle coppe e fu comunque una stagione positiva. E poi sono felice ed orgoglioso di fare parte di un club come la Samp, per quello che sto facendo e per quanto ha fatto per me”.
- Login o Registrazione