Ci sono ancora punti poco chiari nella morte di Diego Armando Maradona. Le accuse arrivate da parte della figlia hanno spinto il procuratore Capra a scendere in campo e dare il via ad un’inchiesta formale. Come riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il primo passo è stato quello di mettere in atto una prima perquisizione a casa del medico di Maradona.
CLICCA QUI PER L’ANALISI DI NAPOLI-ROMA
Morte Maradona, il coinvolgimento del medico
Una perquisizione durata due ore e conclusasi con ben 2 scatole di materiale che sarà poi analizzato. Le accuse sono gravi, si parla di negligenza e responsabilità nella morte del campione argentino. Un’ipotesi avallata anche dalle parole della cuora personale di Maradona e di un membro della sicurezza. I due hanno, infatti, segnalato di un episodio violento che ha visto protagonista proprio il dottor Luque che avrebbe spinto e dato un pugno proprio a Maradona. L’uomo continua a difendersi ma nelle prossime ore non si esclude la possibilità di vederlo spontaneamente per essere interrogato. Di seguito uno stralcio dell’edizione odierna della Rosea:
“La chirurgia per l’ematoma subdurale è stata una procedura anomala, come tutto quello che accade nella vita di Maradona: invece di 1 chirurgo ce n’erano in 7, visto che Dalma e Giannina non avevano fiducia su chi fosse Luque. Mercoledì prossimo si conosceranno i risultati finali dell’autopsia, anche per capire quali medicine aveva preso e se c’era traccia di alcol. Luque non è stato ancora interrogato, ma i suoi avvocati non escludono l’ipotesi che sia lui a presentarsi spontaneamente, prima di aspettare la citazione ufficiale”.
- Login o Registrazione