Alle 21.22 lo SpaceX si è alzato grazie alla spinta del razzo Falcon 9: gli Stati Uniti sono tornati dopo ben 9 anni nel panorama spaziale mondiale. Per la prima volta dopo il programma Shuttle gli statunitensi volano in orbita dal suolo americano e sanciscono l’indipendenza dalla Russia.
SpaceX, partita la Crew Dragon. La prima volta dopo 9 anni

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Dopo vari rinvii per questioni meteo, questa sera sera lo SpaceX ha trovato un varco nel cielo nuvoloso della Florida e alle 21.22 si è alzato grazie alla spinta del Falcon 9: si tratta della prima navetta privata – costruita dalla SpaceX di Eleon Musk – a trasportare astronauti in orbita. Gli Stati Uniti non volavano dalle missioni Shuttle (2011) in collaborazione con la Russia. Ad assistere al “lift off” sono arrivati anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo vice, Mike Pence. Niente pubblico per evitare assembramenti in tempo di Coronavirus.
LA CRONOSTORIA
21:22 – Primo stadio del Falcon 9: accensione e spinta della capsula per 2 minuti e 33 secondi.
21:25 – Il propulsore si stacca ed atterra sulla piattaforma dell’Oceano Atlantico facendo centro. Contemporaneamente la Crew Dragon sale spinta dal secondo propulsore.
21:31 – Conclusione del burn, il tachimetro segna ben 27000 km/h e quota 200 km.
16:30 del 31/05 – L’orario (italiano) di arrivo previsto alla Stazione spaziale.

Italia partecipe
“Una giornata storica per gli Stati Uniti, un passo significativo che segna l’inizio di una nuova era commerciale per i voli spaziali umani“. Questo il commento del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia: “C’è anche il contributo dell’Italia a questo lancio, grazie al supporto fornito dalla base dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Broglio Space Center (Bsc) di Malindi in Kenya, che fa parte delle stazioni di tracking che hanno seguito il volo della Crew Dragon verso la Stazione Spaziale”.
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