L’Italia, almeno fino al 3 aprile, è considerata zona protetta a causa del Coronavirus. Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di due giorni fa, ha annunciato il nuovo decreto. Tutti i cittadini della penisola dovranno attenersi alle disposizioni varate dal governo. La volontà, al momento, è quella di provare a contenere la diffusione del virus. I reparti di terapia intensiva, infatti, hanno a disposizione un numero limitato di posti letto e se l’epidemia dovesse continuare a circolare si arriverebbe alla saturazione. A quel punto, i medici, si ritroverebbero a dover scegliere chi curare e chi no. Di seguito il decalogo riportato da La Repubblica.
IL DECALOGO PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS
1. Come posso giustificare il mio spostamento?
Esiste un modulo di autocertificazione da compilare. Si scarica dal sito del Ministero dell’Interno e deve essere portare con sé. La giustificazione vale solo in quattro casi: comprovate esigenze lavorative, necessità, motivi di salute e il rientro a casa. Se si viene fermati dalle forze dell’ordine bisogna esibirlo: chi mente sarà denunciato. Se non si ha dietro il modulo, al controllo ve ne sarà data copia da compilare al momento.
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2. Dove posso andare a fare la spesa?
Il punto vendita più vicino all’abitazione è il più indicato. Il governo, da giorni, ribadisce che non è necessario fare scorte perché il transito delle merci non è sospeso. Questo vuol dire che i supermercati saranno sempre riforniti. I bar e i ristoranti chiudono alle 18 ma è consentito loro di fare consegne a domicilio la sera. La pizza su può ordinare facendosela portare ed evitando il contatto con il fattorino.
3. Posso far visita ad un parente?
Solo nel caso in cui necessiti di assistenza. Non è consentito un pranzo con i nonni, ma è concesso provvedere alla necessità di genitori o familiari non autosufficienti o che hanno bisogno di generi di prima necessità. Inoltre si può andare a trovare i figli affidati all’altro genitore separato.
4. Posso portare i miei figli dai nonni?
Solo in caso di necessità. Qualora non vi sia nessun’altra soluzione, non si possa disporre di una baby sitter o non si abbia la possibilità di usufruire di smart working in questa fase del decreto per contenere il Coronavirus, questo si può ritenere uno spostamento giustificato da uno stato di necessità.
5. Posso andare fuori città?
Sempre e solo in caso di necessità. Esempio: “si verifica un danno improvviso alla casa di campagna, piove dentro, si può andare per provvedere alla riparazione. La risposta è affidata al buon senso. Se non vi è un carattere di estrema urgenza meglio aspettare. Diversamente si può giustificare lo spostamento limitando al massimo i contatti con chi deve intervenire”.
LE ALTRE 5 REGOLE DA SEGUIRE
6. Posso andare a correre?
Il decreto varato per tutta Italia consente di effettuare attività motorie all’aperto. È, comunque, necessario mantenere le distanze di sicurezza. Si può andare a correre da soli, ma non in gruppo. La normativa vale, ovviamente, per tutti gli altri sport.
7. È consentito portare fuori il cane?
“Il decreto prevede espressamente la possibilità di provvedere alla gestione quotidiana degli animali. Naturalmente anche in questo caso si può uscire da soli e non con amici o familiari e per il tempo strettamente indispensabile”.
8. Posso uscire per fare acquisti?
Negozi e centri commerciali (questi ultimi non nel weekend) sono aperti e questo contrasta con il divieto di uscire solo nei pochi casi giustificati. L’indicazione è quella di evitare gli acquisti superflui. Molti negozi hanno preso la decisione di chiudere autonomamente.
In Campania, il presidente della Regione De Luca, ha ordinato la chiusura di parrucchieri ed estetiste.
9. Posso recarmi in posta?
Gli uffici pubblici sono aperti. Il governo ha garantito la continuità dei servizi in tutti i settori delle amministrazioni pubbliche. Gli ingressi, ovviamente, saranno contingentati e i percorsi per garantire ad impiegati e utenti di potere effettuare le operazioni richieste senza alcun rischio.
10. Sono in vacanza, cosa faccio?
Il ritorno al proprio domicilio è sempre consentito. L’invito del governo è di interrompere la vacanza e rientrare a casa nel più breve tempo possibile. Aeroporti e stazioni, così come il trasporto pubblico urbano e i taxi, funzionano anche se a scartamento ridotto. Verrà respinto chi viaggia senza alcun valido motivo.
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