
Umberto Chiariello, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro l'Inter in campionato e il futuro di Luciano Spalletti attraverso il suo consueto editoriale per Canale 21.
ultimissime calcio napoli
Umberto Chiariello, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro l'Inter in campionato e il futuro di Luciano Spalletti attraverso il suo consueto editoriale per Canale 21.
"Questa stagione è infinita. Ci sono feste che durano che durano oltre un mese. Ma il Napoli che strapazza l'Inter, finalista di Champions League, anche per insipienza propria. perché un calciatore navigato come Gagliardini, che viene graziato dall'arbitro, e siamo ennesima espulsione mancata, ne fa un'altra prima della fine del primo tempo. Ma questo è un problema dell'Inter. Il Napoli ha anche raddoppiato ma Marinelli annulla il gol per un non fallo di Zielinski. Nonostante ciò il Napoli ha dimostrato che i Campioni dell'Italia siamo noi. Col pubblico, col gioco e con intelligenza. Noi siamo una città di pazzi, dove si vince dopo 33 anni e siamo capaci di creare polemiche. Stavolta non è colpa della stampa o del pubblico che gioca a fare il presidente. La responsabilità sta nei protagonisti, perché la mancanza di chiarezza di Spalletti e De Laurentiis non fa bene a questa situazione.
Parleranno più avanti, si chiede di aspettare: è il momento del silenzio. Si parla in troppi. Spalletti ha detto apertamente che ha altre offerte non ha penali sul suo contratto, che sono tutte falsità scritti dai giornali. però non ha chiarito se rimane a Napoli e rispetta il contratto. Si dimentica di questo aspetto: quando il Napoli lo ha contattato lui stava a casa. Si era fatto la fama del rompiscatole, aveva superato i 60 anni ma è un grandissimo allenatore. E De Laurentiis ha avuto l'intuizione di andarlo a chiamare e gli ha offerto un biennale ricco. Un contratto di due anni con opzione per il terzo da parte della società. Lui lo ha accettato. Vincendo lo scudetto la società ha esercitato il riscatto. Perché i contratti valgono solo per le società? Valgono anche per gli allenatori. Il campionato non è finito ma è già partita una fibrillazione: la paura che il giocattolo si rompa è di tutti. Questo circolo vizioso lo può interrompere solo De Laurentiis.
Le mie informazioni sono che: Spalletti non vuole rinnovare per più anni. Rispetta il contratto per l'anno prossimo e basta. De Laurentiis è pronto anche a liberarlo: queste parole sono state interpretate come un addio. Ma non sapete attendere prima di giudicare? Se Spalletti fa lo stesso ragionamento che fece Sarri col Napoli e Conte con la Juve, fa un errore grave. Conte disse che non si può andare in un ristorante importante se non si hanno i soldi, riferendosi alla Champions. E lasciò la Juve. Arrivò Allegri ed è andato due volte in finale di Champions dimostrando che Conte aveva torto. Sarri disse che non sapeva se poteva dare qualcosa in più al Napoli. Ancelotti e Gattuso hanno fallito con quella squadra. Ci sarebbero voluti tanti soldi per rinforzarla. Spalletti con lo scudetto è andato contro ogni aspettativa.
Domani ci sarà la sentenza sulla Juve con penalizzazioni: con debiti dovrà rifondarsi. Esclusa dalle Coppe e senza grandi investimenti la Juve dovrà rifondarsi, e il titolo di Scudetto sarà di nuovo in gioco. Si apre la canea, il campionato diventa interessante. Può vincerlo l'Inter con tanti debiti? O il Milan con poche risorse e dieci partenti? Oppure le romane che devono fare una colletta per arrivare a fine mese. Il Napoli può aprire un ciclo perché ha fiumi di soldi da investire che Spalletti può scrivere ancora la storia. Oggi abbiamo visto un capitano strepitoso, che è il vero simbolo di questa squadra. È andato ad abbracciare Spalletti a nome della squadra. Tanto amore non si butta nel gabinetto: pensaci Luciano Spalletti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SEI GIÀ ABBONATO? Accedi
SEI GIÀ ABBONATO? Accedi
I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.
Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo. Scegli se accedere al servizio di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un piano di abbonamento equivalente.
Come indicato nella cookie policy, noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche, non è necessario il tuo consenso. Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1000 terze parti presenti in questa lista - inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -, potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi. Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento, le vostre scelte sui cookie si applicano a questo sito web. Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su "Rifiuta e abbonati".