Davide Pinto, agente di Antonio Vergara, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi sul suo assistito.
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Vergara, l’agente: “Aggregato dal Napoli dopo il KO di Zielinski, Piotr è il suo idolo”
Davide Pinto, agente di Antonio Vergara, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi sul suo assistito
Vergara, le parole dell'agente sul suo futuro a Napoli
"Io ero allo stadio, l’ho sentito stamattina così come l’ho salutato ieri. Il ragazzo è tranquillo e concentrato sull’allenamento pomeridiano. Ovviamente sa che deve stare con i piedi per terra ma si è fatto conoscere dai tifosi che non avevano ancora apprezzato il ragazzo. Conosco il ragazzo da quando aveva 30 cm in meno, conosco le sue qualità e ha sorpreso le persone. Confermo che da quando c’è stato l’infortunio di Zielinski lui è stato aggregato in prima squadra, il ruolo e le caratteristiche sono gli stessi. Spalletti dispensa consigli quotidiani, sa che c’è da lavorare ma i presupposti sono questi lasciano ben sperare.
Meglio centrocampo a 2 o a 3? I giocatori di qualità si possono adattare, ovvio che un centrocampo a 3 esalta di più le sue qualità per le spiccate doti offensive. Anche nel centrocampo a 2 però ieri si è destreggiato in mediano. Il suo idolo è proprio Zielinski. Il Napoli Primavera quest’anno fa il campionato di Primavera 1, il livello si è alzato, lui sa che può essere un leader. Il ragazzo al momento è un giocatore della Primavera e lì deve fare la differenza e dimostrare il suo valore. Poi l’annata è lunga, ci auguriamo possa avere altre chance di mostrare il suo valore in prima squadra.
La prima cosa che mi ha chiesto era di dargli un voto, fa sorridere e fa capire al tempo stesso il profilo del ragazzo, molto serio ed equilibrato, viene da un’ottima famiglia. Si è preso la soddisfazione della serata ma sa bene che deve tornare con i piedi per terra. Alla fine gli ho dato un 7 pieno, considerato che era la prima esperienza tra i grandi. Lui e Ounas sono state le due note positive ma bisogna ridimensionare tutto: il Napoli era pieno di assenze e in quest’amichevole ha giocato con il freno a mano tirato".
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