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Dalla Primavera con furore

Da Frattaminore alle luci del Maradona: chi è Vergara, l’azzurrino che ha stregato i tifosi

Da Frattaminore alle luci del Maradona: chi è Vergara, l’azzurrino che ha stregato i tifosi

L'azzurrino è entrato a gara in corso col Benevento ed ha sorpreso tutti: ma la sua storia parte da lontano...

Giovanni Frezzetti

Il calcio è talmente bello che anche un’amichevole in cui perdi 5-1 può regalarti un sorriso. È quello che è accaduto ai tifosi del Napoli quando hanno visto brillare sotto i riflettori del Maradona il giovanissimo Antonio Vergara. Il ragazzo è entrato a gara in corso nella sfida contro il Benevento e ha fatto un’ottima impressione. Ma non è la prima volta che fa parlare di sé.

Da Frattaminore alle luci del Maradona: ecco chi è il giovane calciatore del Napoli Vergara

 

Vergara, classe 2003, è praticamente cresciuto nel Napoli: è nel settore giovanile azzurro da quando aveva 11 anni. Antonio è nato a Frattaminore, il paese accanto a quello di Lorenzo Insigne, e proprio come il capitano azzurro deve inizialmente combattere con la sua statura. È sempre stato tra i più piccoli della squadra: ha dovuto lottare contro lo strapotere dei giganti del calcio contemporaneo. Ma si sa, talento e perseveranza sono alla base della via per il successo, e Antonio ha dimostrato di possedere entrambi. Ecco che veder sgattaiolar quel ragazzo mingherlino sui campi fa subito accendere i radar agli addetti ai lavori. Poi ovviamente si cresce, e Vergara cresce anche in altezza, sopperendo così a quello che per alcuni anni gli era forse apparso come un ostacolo. Ora è arrivato ad essere 1,85 circa: come in una favola a lieto fine i giganti non sono più un problema.

Antonio ha qualità nel giocare il pallone, per questo la sua zona naturale del campo è la trequarti: i suoi lampi sono un boccone prelibato per i suoi compagni d’attacco. Spesso gioca 4-2-3-1 e si posiziona alle spalle della punta. Vergara si allena con tanta dedizione e affina la sua tecnica, permettendo così ai suoi allenatori di spostarlo anche a centrocampo, in particolare nel 4-3-3. Ma per lui non è un problema la posizione in campo: col tempo sviluppa una particolare intelligenza tattica che gli consente di migliorare ulteriormente.

Lo scorso anno, oltre ad aver convinto Gattuso tanto da meritarsi varie volte di allenarsi con la prima squadra, è stato fondamentale nella cavalcata che ha portato alla promozione della Primavera del Napoli. Tre i gol, di cui due pesanti per Vergara: uno decisivo al Cosenza, l’altro alla Reggina. Quest’ultimo ha messo in luce tutte le sue capacità d’inserimento e tutta la sua astuzia: su un calcio piazzato è bravo ad inserirsi alle spalle della difesa calabrese. Lo scorso marzo ha anche firmato il primo contratto da professionista col club partenopeo. Spalletti, attento a ogni dettaglio, lo nota subito e lo porta spesso ad allenarsi con i grandi. Come ha dichiarato ieri a Radio Kiss Kiss Napoli il suo agente Davide Pinto: Da tre settimane si allena agli ordini del mister a Castel Volturno ed evidentemente l'ha impressionato”.

Ecco che contro il Benevento salta subito agli occhi dei tifosi la sua qualità, oltre che alla sua astuzia. Tutti questi tasselli insieme hanno formato il calciatore che è oggi Vergara: buona tecnica, intelligenza tattica e un fiuto per gli inserimenti senza palla. Un piatto da leccarsi i baffi per l’allenatore del Napoli Primavera Frustalupi. I riflettori del Maradona l’hanno illuminato, ma questo è solo l’inizio. Il baby Antonio ora ha il futuro nelle sue mani: caricarsi gli azzurrini sulle spalle sarà solo il primo passo per farsi largo nel duro mondo del calcio.

A cura di Giovanni Frezzetti

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