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Stendardo: “Eccessivo dare responsabilità penale solo al medico, Gattuso può avere futuro a Napoli”

BERGAMO, ITALY - APRIL 03:  Guglielmo Stendardo (L) of Atalanta BC competes with Adriano of AC Milan during the Serie A match between Atalanta BC and AC Milan at Stadio Atleti Azzurri d'Italia on April 3, 2016 in Bergamo, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Guglielmo Stendardo, ex calciatore ed ora avvocato, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno

Domenico D'Ausilio

Guglielmo Stendardo, ex calciatore ed ora avvocato, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno, soffermandosi sulla ripartenza del calcio dopo la sospensione a causa dell'emergenza coronavirus.

Stendardo sulla ripartenza del calcio

 Guglielmo Stendardo

Da ex calciatore, cosa ne pensa della ripartenza del campionato? Ci sono i presupposti per poterla immaginare? "Tutti vorremmo riprendere, però, sappiamo che c’è una pandemia virale, economica e mentale, che ovviamente la salute viene prima di tutto e che bisogna attenersi alle linee guida del comitato tecnico-scientifico e alle decisioni del Governo. Lo sport è vita, speranza, energia, fa bene anche agli italiani".

Ripartire dopo un lungo stop può essere pericoloso sotto il profilo degli infortuni? "Dobbiamo pensare ad uno

scenario come l’inizio di una nuova stagione sportiva, sono convinto che in serie A ci sia la massima attenzione da parte dei preparatori e dei medici. Da qualche giorno sono iniziati gli allenamenti individuali facoltativi. Quelli a casa sono stati molto diversi, consentono di mantenere il tono muscolare, di non aumentare il peso ma il calcio è uno sport dinamico, manca il contatto con il campo, il gesto tecnico".

Sulla figura del medico sociale

Da avvocato, come valuta il tema della responsabilità soprattutto riguardo alla figura del medico sociale?

"Aver messo in evidenza che il responsabile sanitario è esclusivamente il medico del calcio lo trovo eccessivo. Bisogna ricordarsi che si tratta dell’unica figura che non ha contrattualizzazione federale, considerando che in Serie B e C spesso lavorano gratis. I medici potrebbero essere responsabili della sistemazione sanitaria, ma non possono senza una copertura assicurativa assumersi anche quella organizzativa. Il professionismo deve prevedere protocolli adattabili a tutte e tre le leghe. Se lo sono, il medico non avrà alcun problema ad assumersi la responsabilità che gli compete. Il protocollo potrebbe svolgere un ruolo esimente per le società sportive e i medici ai fini dell’esenzione o della gradazione delle loro responsabilità. In Germania hanno scelto la strada del rischio sostenibile. Potremmo emularla in Italia anche perché considero molto complicata la strada della quarantena per tutto il gruppo squadra nel caso in cui ci sia un contagiato. Dal 18 maggio, quando inizieranno gli allenamenti collettivi, le società blindandosi possono evitare il contagio".

Sul Napoli

Nel momento in cui dovesse riprendere la stagione, è fiducioso per il cammino del Napoli? "Dopo le difficoltà iniziali, Gattuso ha raggiunto buoni risultati e può avere futuro sulla panchina azzurra a patto, però, che vengano trattenuti i giocatori più importanti come per esempio Milik, Mertens, Fabian Ruiz e Zielinski".