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Spalletti: “Abbiamo l’obbligo di continuare a fare risultati. Spezia trappola se…”

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L'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, parla in conferenza stampa questa mattina

Tony Sarnataro

L'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, parla in conferenza stampa questa mattina per presentare la sfida di domani contro lo Spezia, valida per la 21a giornata di serie A. A seguire le sue principali parole.

Le parole di Spalletti

Spalletti: “Abbiamo l’obbligo di continuare a fare risultati. Spezia trappola se…”- immagine 2
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"La parola partita trappola esiste se continuiamo a pensare che da qui alla fine del campionato sarà tutto in discesa e viviamo di facili entusiasmi. Lo Spezia è una squadra ostica, su un campo difficile, io lì ci sono stato e so quanto vale. Solo con l'applicazione ci permetterà di andare a sfruttare l'occasione che abbiamo. Per noi si gioca sempre al massimo perché ci sono tre punti in palio sempre al di là dell'avversario".

Sui tifosi

"L'affetto c'è sempre, da quello che vedo per le strade di Napoli e l'affetto dei nostri tifosi. Bisogna fare attenzione ai facili entusiasmi. Dobbiamo mettere nelle condizioni i nostri giocatori che giocano di meno in pari con gli altri. Questo è un dettaglio fondamentale per continuare a fare bene come quello che si è visto nelle partite. Bisogna fare un calcio preparatorio alle gare. Dobbiamo restare insieme fino alla fine del campionato, è fondamentale che ognuno di noi continui a fare la sua parte senza mollare di un centimetro. Se viene a mancare qualche componente sono difficoltà che ci troviamo. A volte si passa per cogl**ne per fare il fenomeno dopo. Se avessimo avuto la nostra curva a La Spezia come l'anno scorso sarebbe stato diverso, più bello".

Sulle voci di calo a gennaio

"Quando si diceva che a gennaio era un mese difficile, che non si sapeva cosa avremmo fatto, la nostra attenzione era tutta sugli allenamenti. Era nostro intento far sì che gli allenamenti andassero al massimo, come sempre. E il risultato dell'espressione del gioco della squadra era difficile poterlo prevedere, ma sicuramente l'attenzione dei particolari da parte dei miei calciatori è stata massimale e totale. E ciò si è visto".

Sull'entusiasmo della piazza

"Se ci voltiamo dietro sono state dette tante cose. All'inizio si diceva che non potevamo fare questo percorso che è stato segnato da risultati diversi da quelli che ci aspettavamo. Ora allo stesso modo pensiamo che gli altri non possano fare questo percorso che noi abbiamo fatto. Perché una di quelle sei squadre non può fare quello che abbiamo fatto noi?! Quindi a noi ci rimane l'obbligo di continuare a fare risultati, è l'unico modo per non far arrivare quelle squadre addosso. Solo quelli capaci sanno scrivere la storia, quindi noi siamo obbligati a continuare a scrivere la storia perché ci sono squadre fortissime dietro come l'Atalanta, nonostante ci sono squadre alle spalle. Dico quello che mi pare e penso, pure se voi la pensate in maniera diversa. Ma questa è la realtà. Se non ti fai trovare pronto e attento finisci male".

Su Osimhen

"Il prossimo allenatore dopo di me potrà spiegarti meglio la sua crescita, quando i gol saranno 25. Poi quello di dopo ancora quando ne saranno 32. Osimhen va sempre ad acchiappare numeri più importanti per i suoi gol, non è merito dell'allenatore con cui li fa".

Su Raspadori

"Se lo vedeste in allenamento, è una roba incredibile per serietà e applicazione che mette nelle partite. Un allenatore in genere dice che tutti sono uguali, ma per me sono tutti differenti. Ognuno ha la propria predisposizione, si comporta in un certo modo. Quelli che vengono all'allenamento un'ora prima, non quello che arriva gli ultimi due minuti. La difficoltà di questo lavoro è tenere fuori calciatori del genere, ma bisogna tener presente tutto. Giacomo è uno di quelli che quando lo chiami per entrare nella partita risponde nel modo giusto e ciò è una fortuna per un allenatore".

Sul campo dello Spezia

"Non so le misure del campo dello Spezia ma noi siamo abituati a giocare anche su un terreno più piccolo perché uno dei nostri tre campi è più piccolo proprio per abituarci a difficoltà di questo genere. Non credo sarà una scusante per noi. La difficoltà sarà, come ha detto Di Lorenzo, che lo Spezia sa come stare in campo. Mi auguro di trovare Gotti domani in panchina, avendo accusato un piccolo problema, mi auguro di poterlo salutare. Sono abili nel palleggio, dobbiamo restare attenti". 

Spalletti sulla formazione

"Non so chi giocherà domani. Ne dico uno solo? Osimhen. Rrahmani è fondamentale come lo sono gli altri 25 della rosa, sono tutti importantissimi come dimostrano quelli che entrano dalla panchina".

Sugli altri allenatori

"A volte si dicono cose per cercare di far mantenere sugli attenti i propri giocatori, per mantenere entusiasmo. Non so cosa abbiano detto Pioli o Mourinho ma abbiamo portato a casa risultati importanti e meritati come la vittoria di Milano o quella di settimana scorsa contro la Roma. La nostra analisi può essere differente perché noi quelle partite le abbiamo vinte".

Sulle ambizioni

"Nessuno pensava che ad inizio campionato potevamo avere 50 punti a fine girone d'andata. Ma di strada da fare ce n'è ancora tanta, ci sono ancora 54 punti a disposizione. Come detto già poco fa. Se si pensa che domani - chiude Spalletti - c'è il derby di Milano e si vedono le cose in discesa, può essere molto pericoloso".

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