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Sosa: “Il destino è nelle mani di Spalletti e De Laurentiis. Su Napoli-Inter….”

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L'ex attaccante azzurro ha parlato della situazione tra Spalletti e De Laurentiis, mentre per sfida di domani ha ipotizzato un eventuale turnover dei neroazzurri in vista delle finali di Coppa Italia e Champions League
Sara Ghezzi

Roberto Carlos Sosa è stato uno dei grandi protagonisti del Napoli di De Laurentiis e continua a mostrare il suo legame con la squadra e la città. Il sabato l'ex attaccante interviene a Vikonos Radionel corso di Pronto, chi Pampa? in cui ha commentato la situazione di Spalletti che sembra esser in rottura con De Laurentiis. A seguire le sue dichiarazioni:

"Il destino è nelle mani di Spalletti e De Laurentiis. Su Napoli-Inter....", le parole di Sosa

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La situazione Spalletti? "Mi ricorda molto quella di Cavani: ogni giorno la gente mi fermava per strada e mi chiedeva: “resta?”. Io dico che Napoli è una piazza molto bella, esigente, che ti chiede il 100% e sappiamo quanto in questa città il calcio sia importante. La passione dei napoletani è nota, anche in una situazione come questa che non si può controllare. Il destino è nelle mani di Spalletti e De Laurentiis e va al di là del contratto. Dalle sue parole deduco che forse il mister ha bisogno di tempo per analizzare se è in grado di dare il massimo al Napoli ed io, per questo, lo applaudo. Mai vorrei avere un impiegato che non dà il 100%, lui secondo me si pone questa domanda: sono in grado di farlo, di dare il massimo per questa gente?"

Lasciare da vincitore o invece provare l’assalto alla Champions? "Molto difficile rispondere a questa domanda. Personalmente non lascerei mai questo posto, Diego diceva sempre che senza i tifosi non siamo nessuno. Chi ti porta su sono i tifosi e Napoli lo fa in maniera incredibile, io preferisco vivere queste emozioni e non essere in altri posti dove magari c’è magari una migliore organizzazione o prendi anche più soldi. Ma io non sono Luciano Spalletti, peraltro il miglior allenatore che abbia mai avuto in carriera".

I più forti compagni di squadra avuti in carriera? "In Argentina l’ex Boca Schelotto, ad Udine Marcio Amoroso ed a Napoli il Pocho Lavezzi".

Il difensore più duro da affrontare? "Ho ancora i segni di Marco Materazzi, ce le siamo date di santa ragione, poi ci siamo rispettati moltissimo, ma devo dire che ci sono giocatori che non mi hanno fatto toccare palla come Nesta e Mihajilovic, Fabio Cannavaro, Walter Samuel".

Napoli-Inter? "Bellissima partita, forse c’è il dubbio Kvara, giocherà secondo me ancora Gollini e poi tutti gli altri. Ho qualche dubbio sull’Inter, che gioca la finale di Coppa Italia, i nerazzurri affronteranno anche il City in finale di Champions e mi sembra che invece la gara con la Fiorentina sia quella che può darti più chances di vincere un altro trofeo. Secondo me l’Inter non verrà a Napoli con tutti i titolari, anche se la rosa nerazzurra è la più forte insieme a quella della Juventus. Il Napoli farà una grande partita".