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Sacchi: “Avrei consigliato ad Ancelotti di non andare a Napoli, vi dico perché”

Sacchi: “Avrei consigliato ad Ancelotti di non andare a Napoli, vi dico perché”

Napoli Ancelotti | Arrigo Sacchi, storico allenatore italiano, ha commentato ai microfoni di Tmw Radio la fine dell’avventura di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. Una panchina che l’ex tecnico di Milan e Nazionale, gli avrebbe...

Luca D'Isanto

Napoli Ancelotti | Arrigo Sacchi, storico allenatore italiano, ha commentato ai microfoni di Tmw Radio la fine dell'avventura di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. Una panchina che l'ex tecnico di Milan e Nazionale, gli avrebbe sconsigliato di accettare: troppo difficile ripetere quanto fatto da Maurizio Sarri. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:

"Quando è andato al Napoli - ha raccontato - è stata la prima volta in carriera che sceglieva una nuova avventura senza chiedermi nulla. E ha fatto bene perché gli avrei detto di non andarci. Uno motivo su tutti perché Sarri al San Paolo aveva fatto un capolavoro che in pochi di noi ha capito a pieno".

Sacchi: "Ancelotti non mi ha chiamato"

Alcuni giorni fa Sacchi ha spiegato ai microfoni di Radio Kiss Kiss nel corso di una lunga intervista: “Se qualcosa funziona è merito della società, della squadra e del singolo. Quando qualcosa non va il demerito è del club, della squadra e del singolo. Noi cerchiamo sempre il capro espiatorio o l’uomo forte che deve risolvere i problemi di tutto. Se il Napoli è andato in difficoltà ci sono tante concause. I giocatori sono una cosa strana. Devi dar loro tranquillità ma non troppo, se un calciatore vuol andar via iniziano i problemi. Se si va avanti insieme, serve serenità. Vincere a Napoli è difficile… De Laurentiis sta facendo tantissimo per il Napoli, per vincere un campionato o due ed una Coppa UEFA avete poi patito la Serie C. Ha deciso di esonerare Ancelotti ma è in avanzo di molto. Quando lavori bene, il tempo è galantuono anche se non tutti se ne accorgono subito. Sarri aveva fatto un grandissimo lavoro e sostituirlo era difficilissimo. Carlo mi aveva sempre interpellato ma non mi ha contattato prima di accettare Napoli. Gli avrei detto che era una impresa difficile. I giocatori quando sono sconosciuti danno la vita per te, poi iniziano a passare all’incasso”.

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