L'allenatore della Roma, Josè Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN nel post-partita della gara contro il Napoli. A seguire le sue principali parole.
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Roma, Mourinho: “Volevo vincerla come hanno vinto loro. L’arbitro non mi è piaciuto”
Roma, le parole di Mourinho
"Volevo vincerla nello stesso modo che hanno vinto loro, con un paio di tiri in porta. Partita equilibrata, abbiamo giocato bene. Ma si è messa la stanchezza e la situazioni dei gialli che non è stata bella. Ad esempio Cristante ammonito non affonda la gamba. Come lui anche altre ammonizioni. Poi altre situazioni come Karsdorp titolare a sorpresa e non era nelle condizioni di poter giocare 90'. Altri calciatori mi hanno chiesto il cambio, Matic si è infortunato. Ho avvertito tutte queste difficoltà dopo il 70'. Nel complesso abbiamo controllato la partita contro una grande squadra, sento un senso di forte ingiustizia. I miei hanno fatto il massimo e credo che ciò era sufficiente per non perdere, ma è andata così. Chi segnava vinceva".
Sulla partita
"Mi aspettavo di più ma mi aspettavo anche che facessimo noi un gol come quello realizzato da Osimhen. Loro hanno avuto occasioni per perdere la palla in difesa, ad esempio Juan Jesus. Non siamo riusciti a concretizzare le occasioni, era comunque una partita difficile contro una squadra forte. Poi quando ho visto quel cumulo di cartellini gialli, con i miei ragazzi in difficoltà è stata dura".
Sull'arbitro
"Non voglio parlare. Penso che Irrati sia un bravo arbitro ed equilibrato, serio. Ma ci sono cose delle partite che non mi sono piaciute, gliele ho dette dopo la partita perché è un uomo con cui si può parlare. Non ha fatto una grande partita, capita anche a noi sbagliare match e oggi l'ha sbagliato l'arbitro".
Sulla tattica
"Nel secondo tempo abbiamo abbassato la pressione per stanchezza. Se Spinazzola salta Di Lorenzo magari facevamo gol. Poi c'era quello che si butta sempre...come si chiama. Ah sì, Lozano! Si buttava sempre, casca sempre in terra. Abbiamo avuto più palle, più dominio di campo dopo 65' e 70'. Poi è subentrata la stanchezza. Abbiamo fatto una buona partita nelle nostre potenzialità, in panchina avevamo con quattro Primavera. Per una rosa come la nostra ogni infortunio è un problema. Sono contento per i ragazzi ma non mi piace andare a casa dopo una sconfitta. Ad ogni modo vado a casa con ottimismo".
Sulla qualità
"Per fare determinate cose c'è bisogno di qualità e noi in questo momento non l'abbiamo. Nonostante la settimana lunga per prepararla. Le cose che entrano nelle statistiche sono tiri in porta e occasioni, io valuto anche altre cose. Se oggi Osimhen anziché segnare tira in curva nord non è gol o statistica, ma io devo valutare tutto. Mi dispiace vedere i minuti dei miei calciatori, spesso a vuoto".
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