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Il primo presidente di Insigne: “Lorenzo venduto per 1.500 euro? Se non lo avessi dato al Napoli, si sarebbe perso”

(Photo by SSC Napoli)

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Orazio Vitale, presidente della scuola calcio Olimpia che lanciò Lorenzo Insigne, che ha raccontato alcuni aneddoti sul capitano del Napoli. Di seguito le sue...

Giovanni Montuori

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Orazio Vitale, presidente della scuola calcio Olimpia che lanciò Lorenzo Insigne, che ha raccontato alcuni aneddoti sul capitano del Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

Parla il primo presidente di Lorenzo Insigne

 (Getty Images)

“Vendere Insigne al Napoli per soli 1.500€? L'ho fatto per Lorenzo e per il Napoli. Si sarebbe perso se fosse andato lontano da Napoli. Claudio Sala lo voleva al Torino. Andò a fare un provino con l'Inter, Beppe Baresi lo voleva trattenere un altro anno, ma non se ne fece nulla. Quando giocava Insigne c'era sempre tanto pubblico. Non era solo dribblomane, leggeva il gioco, toccava di prima. Giocava oltre che con i 91 anche con gli 89 e 90. Da noi è arrivato a quasi 7 anni e ho capito subito che era un fenomeno. Solo vederlo era uno spettacolo: c'era sempre chi diceva che era basso. Ma fatemi il piacere! Ho sempre detto che Lorenzo è l'eccezione che conferma la regola.

Roberto Insigne è stato da me, ma non ha la cattiveria agonistica di Lorenzo. Lorenzo sta a Maradona come Roberto sta a Sandro Mazzola. Questa è la differenza tra i due, ma non voglio bestemmiare! Insigne ha sempre avuto un atteggiamento inappuntabile: quest'anno ha avuto la fiducia di tutti e si è espresso ad altissimi livelli. Ha bisogno di esser messo al centro del progetto. È sempre stato un ragazzo serio, mai avuto problemi con nessuno. Zeman gli ha dato i tempi di gioco. Ad otto anni già firmava autografi: già si era capito che si era di fronte ad un fuoriclasse. Futuro? Secondo me come allenatori delle giovanili per iniziare. Avrei voluto fare uno scambio di magliette con il Napoli: gli abbiamo dato due calciatori, come i fratelli Insigne. La società non ci ha mai dato ascolto, peccato".