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Napoli, risultati dei tamponi in ritardo: macchine intasate alla Federico II

(Photo by Getty Images)

Il Napoli attende oggi i risultati dei tamponi effettuati a calciatori e staff. Soltanto la negatività al secondo test, infatti, permetterà agli azzurri di tornare domani in campo a Castel Volturno per la ripresa degli allenamenti. Il protocollo...

Luca D'Isanto

Il Napoli attende oggi i risultati dei tamponi effettuati a calciatori e staff. Soltanto la negatività al secondo test, infatti, permetterà agli azzurri di tornare domani in campo a Castel Volturno per la ripresa degli allenamenti. Il protocollo del club azzurro sarà particolarmente rigido dopo i nuovi casi "scoperti" in Serie A. I risultati hanno subìto un ritardo a causa di un problema delle macchine della Federico II, che avrebbero dovuto analizzare i tamponi. Ne parla Raffaele Auriemma su Tuttosport:

"Contrordine, è tutto rimandato a domani. I calciatori del Napoli avevano già preparato la borsa per riprendere oggi gli allenamenti finalmente su di un campo di calcio, quando ieri sera è arrivata la comunicazione della società: le macchine per sviluppare i tamponi in dotazione del laboratorio dell’Università degli Studi di Napoli, si sono intasate e non hanno potuto fornire l’esito del secondo test fatto da staff tecnico e parco giocatori nel giro di soli tre giorni".

Napoli, oggi arrivano i risultati dei tamponi

 NAPLES, ITALY - MARCH 09: Marques Allan of Napoli during a training session on March 9, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

"Stamattina dovrebbero arrivare i risultati e solo in quel momento si saprà se tutti i calciatori potranno essere aggregati alla preparazione individuale oppure se qualcuno, malauguratamente, dovrà restare a casa per cura e quarantena. Appuntamento, quindi, rinviato di 24 ore, domani mattina alle 10,30 scoccherà l’ora di un nuovo giorno, di un inizio, di quell’epoca che dovrà sopravvivere, convivere con il Covid-19 e non arrendersi all’idea che soltanto con l’R0 (la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, cioè il contagio zero, ndr) si potrà tornare a giocare, a condividere la passione per il pallone".