01:29 min

ultimissime calcio napoli

Gattuso: “Domani sfidiamo i marziani, serve la partita della vita. Messi il migliore, ma non è solo”

Sabrina Uccello

L’allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso, insieme al capitano Lorenzo Insigne hanno presentato in conferenza la partita di Champions League di domani contro il Barcellona. “Siamo vicini alle persone che stanno avendo problemi col...

L'allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso, insieme al capitano Lorenzo Insigne hanno presentato in conferenza la partita di Champions League di domani contro il Barcellona.

"Siamo vicini alle persone che stanno avendo problemi col coronavirus, siamo vicini al governo, speriamo che la problematica si risolva".

Debutto in Champions

"So che affrontiamo una grandissima squadra, devo ringraziare la squadra e Ancelotti perché io non ho fatto nulla. Ringrazio la squadra di avere la possibilità di affrontare questa squadra. L'emozione c'è, c'è grande preoccupazione perché al Barça mancano calciatori ma con Setién è tornato a fare le cose del passato. Domani servirà una grande partita in entrambe le fasi, ma soprattutto quando abbiamo palla".

Gattuso su Insigne

"Al di là della tecnica, pur non avendo grande fisicità ha un motore importante. Quando viene a ripiegare, lo fa nel modo giusto ed è tatticamente intelligente. E' il capitano, deve essere coerente sempre in tutto quello che fa. Deve farsi sentire, non parlare sempre ma quando lo fa entrare nell'anima. In questo può ancora migliorare, per il resto mi ha sorpreso perché in campo è intelligente e apprende subito".

Difendersi da Messi

"Domani c'è da subire, ma sarò soddisfatto se non avremo paura, se saremo vivi, se rispetteremo l'avversario ma giocandocela. Su Messi ho letto gabbie e non gabbie, ma a noi serve la partita collettiva. Non c'è solo lui. Da tanti è il migliore al mondo, per come ha vissuto tutta la sua carriera. E' sempre perfetto, mai una parola fuori posto, è un esempio per tutto. Fa cose che vedo fare solo a chi gioca alla play station. Ha una qualità incredibile e da anni è il più grande di tutti i tempi".

Il Gattuso calciatore

"Prima di questa partita, stamattina mia moglie mi ha preparato un caffè e ho pensato a tutto ciò che ho fatto da allenatore. Credo che tutti i sacrifici col mio staff li abbiamo fatti per giocare una partita così importante. Abbiamo avuto problematiche e sofferenze. Domani ci giochiamo qualcosa che abbiamo meritato come gruppo di lavoro. Non avrei voluto giocare io contro Messi, ora devono fermarlo i miei calciatori. Noi giochiamo contro il Barcellona e non è solo Messi, non si risolve mettendogli un uomo addosso. Oggi prepariamo delle cose e pensiamo ai benefici".

Tenere la squadra sul pezzo

"Si conquista col lavoro quotidiano, con le regole e il rispetto, con la coerenza. Penso che gestire 25 calciatori e altre persone che sono tutti i giorni a contatto ed essere là è nel trovare una parola giusta per ciascuno, dirgli la verità. Bisogna dire anche le cose brutte. Per me lo è dire a 3-4 calciatori che domani non saranno in panchina, questo è brutto".

Il Barcellona da calciatore

"Nettamente più difficile preparare questa gara da allenatore. Da giocatore ho incontrato il Barcellona e dicevamo a fine match che noi facevamo un altro sport, perché loro non ti facevano acchiappare la palla. Per 4-5 ti sentivi come che non dovessi giocare a calcio. Noi cercavamo altro, c'era poco palleggio e allora quelle giornate mentalmente ti ammazzavano".

Gattuso su Maradona

"Diego è il dio del calcio. L'ho visto in videocassetta e adesso vedo le immagini, ma da vicino non l'ho mai visto. Ma so il campione che è stato, so che è stato uno dei più grandi al mondo. Ma in questo momento Messi fa delle cose che faceva Maradona, mi dispiace non averlo visto dal vivo. Mi sono perso un qualcosa di meraviglioso".

La qualità del singolo

"Se la mettiamo a disposizione, serve. Ma se pensiamo di vincere la partita con individualismo, non serve. Domani va fatta una partita con la palla e una senza la palla. Domani il rischio è quello di avere la qualità quando palleggi al punto da metterli in difficoltà".

Il Napoli nella testa

"Non deve avere paura, domani. Al San Paolo da quando ci sono io non ci sono state partite incredibili, ma sciagure umane. Domani voglio vedere una squadra che mette la tensione da parte e se la vuole giocare. Non voglio vedere "i vigili" se ci sono errori".

Gattuso su Manolas e Fabian

"Tutta la squadra, anche Hysaj, mi ha dato tanto. Basta metterci ancora tutti uno a disposizione dell'altro".

Gattuso su Lozano

"Non è stato considerato tanto perché sto facendo delle scelte e lui deve lavorare per farsi trovare pronto. Non è l'unico che non sta giocando. Oggi sto cercando altre caratteristiche e lui non sta trovando spazio, deve lavorare e farsi trovare pronto".

Come vede il calcio Gattuso

"Si dice che il Barcellona ha 14 calciatori e una banda di ragazzini, vi invito a vedere questa banda di ragazzini che mentalità hanno. Mi piace la metodologia del lavoro del Barcellona. Mi piace molto il calcio spagnolo e Setién, che ha una grande visione del calcio, l'ho mandato a spiare. C'è palleggio ma anche una grande fase difensiva. Lo rispetto molto come tecnico e per la sua cultura di lavoro e quella che ha il Barcellona".

Le sconfitte del Barcellona in Champions

"Non parlerò di questo ai miei calciatori, perché quando analizzo il vissuto di chi scenderà in campo domani... beh, hanno vinto tutto ciò che si poteva vincere. Le problematiche societarie fanno il solletico a questi calciatori, perché sono campioni nella testa. Noi dobbiamo affrontare il Barcellona pensando che sono marziani, e dobbiamo fare la partita della vita per portare a casa un risultato positivo. Con Setien sta tornando il Barcellona del passato e giocano sempre 11 contro 10 perché il portiere è un playmaker. E' impressionante come attacchino lo spazio".

La percentuale di passaggio del Napoli

"Penso che noi in questo momento dobbiamo essere quelli che fanno entusiasmare i tifosi, tenendo bene il campo. Non puoi pensare, devi stare tranquillo ed essere consapevole della necessità della partita nei 180', perché non si può sbagliare nulla. Dobbiamo sbagliare il meno possibile, altrimenti non ti perdonano. Dobbiamo avere la lucidità di controllare bene la partita, compiendo scelte con sicurezza. Loro hanno un qualcosa più di noi, ma ce la giocheremo preparandola bene. Nel calcio non si sa mai...".

La fiducia di Gattuso

"Ne ho sempre avuta nella squadra, ma all'inizio ho sottovalutato che c'era qualcosa che non andava bene per come volevo giocare. Ci ho messo anche del mio, a livello difensivo non eravamo una squadra. Davamo troppo campo agli avversari, giocavamo senza annusare il pericolo. Ora siamo più compatti e lavoriamo tutti insieme. Sento dire che a Brescia non abbiamo giocato bene, ma da sempre il Napoli ha problema con le piccole. Pare che se giochiamo un po' da provincilare, sento discorsi da bischeri. Se alla gente piace o non piace, non dobbiamo preoccuparci ma vedere la classifica".

Gli 11 titolari contro il Barcellona

"Pesa sicuramente l'esperienza internazionale, ma la priorità la tiene chi sta bene al 100% e ha la gamba giusta. Le scelte di domani non saranno influenzate dai 180'".

- Dall'inviata a Castel Volturno, Sabrina Uccello

https://www.facebook.com/calcionapoli1926.it/videos/501184933913140/