Arek Milik, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sportowefakty, raccontando la sua posizione dopo il mancato rinnovo con il club azzurro.
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Milik: “Mai mancato di rispetto al Napoli, avrei rinnovato se avessi pensato solo ai soldi”
Arek Milik, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportowefakty, raccontando la sua posizione dopo il mancato rinnovo con il club azzurro. Milik ai media polacchi “Il mio destino è stato in gioco fino...
Milik ai media polacchi
"Il mio destino è stato in gioco fino alle ultime ore del mercato. Almeno ora so dove mi trovo. Si è parlato molto anche di me. Non sempre è stata detta la verità, quindi vorrei chiarire alcune cose. Il Napoli ha voluto prolungare il contratto con me per altri 5 anni. Il club mi ha dato una scelta: firmare un contratto o andare via. Ho deciso che mi sarebbe piaciuto provare qualcosa di nuovo altrove. Avevo due opzioni e poiché mi rifiutavo di prolungare il contratto, la situazione divenne chiara. Il mio manager, Dawid Pantak, stava cercando un club per me. C'era interesse da parte di alcune squadre, ci sono stati colloqui. Il coronavirus non mi ha aiutato. Ho già ricevuto altre offerte in estate".
Sulle offerte ricevute in estate
Secondo i media italiani, ti voleva mezza Europa: Juventus, Atletico Madrid, Roma, Fiorentina, club inglesi e tedeschi. Qual è la verità?
"Non voglio fornire dettagli o nomi di squadre. Lo spiegherò in altro modo. Affinché il trasferimento avvenga, è necessario raggiungere un accordo tra il giocatore ed entrambe le squadre. C'è stato il via libera da parte mia, non tra i club. E sono rimasto a Napoli"
Alla Roma ti sei sottoposto agli esami medici, per un attimo si è anche diffusa la notizia che la società avesse paura di comprarti a causa di precedenti infortuni ad entrambe le ginocchia.
"Ho fatto le visite, è vero, ma andava tutto bene. Il club ha anche rilasciato un annuncio su questo argomento. Tuttavia, non vorrei commentare a quale squadra ero più vicino".
Milik sul futuro
Avresti dovuto continuare a giocare in Italia?
"Sì".
I tifosi del Napoli suggeriscono che tenevi solo ai soldi.
"Se il mio futuro fosse deciso da questioni finanziarie, estenderei il mio contratto con il Napoli. Ho ricevuto un'offerta a condizioni molto buone".
Dunque perché vuoi lasciare il Napoli?
"La carriera di un atleta è bella ma corta: ho 26 anni, voglio crescere ancora e diventare un calciatore migliore. Penso che questa sia la volta buona per provare una nuova sfida. Sono una persona che segue il suo istinto, fare qualcosa contro se stessi non ha senso. Negli ultimi mesi tante cose sono state capite male ed esagerate".
Ad esempio?
"Non c'è mai stata ostilità verso il Napoli da parte mia, volevo risolvere le cose in modo professionale. Ho grande rispetto per il Napoli e ho passato quattro anni bellissimi a Napoli. Rispetto Napoli ed i suoi tifosi. Ho avuto prestazioni peggiori ed altre più buone. Ma ho deciso così, giusto o sbagliato che sia. I giornalisti italiani vogliono aggiungere sempre il dramma alle piccole cose, tra televisione, giornali e siti internet. Tutti possono dire ciò che vogliono, ma non tutte le informazioni sono corrette. Devo ammettere che sin dall'inizio di questa 'saga' poche cose uscite erano vere".
Ad un certo punto sembrava come se ci fosse una guerra tra te ed il Napoli
"Non certo da parte mia. Capisco che i tifosi potessero prendersela ogni giorno quando uscivano notizie su di me. Ma capisco che fa parte del business, capisco che ogni tanto i calciatori possono subire una situazione del genere, ma spero che dopo questa intervista i tifosi possano capire la mia visione della vicenda e tutta la situazione. Posso assicurare che, dal canto mio, non c'è mai stata una mancanza di rispetto nei confronti del Napoli".
Sul rapporto con il Napoli
Forse il club vuole vendicarsi su di te per forzarti ad andare via?
"Sin dall'inizio volevo andare via in armonia con il club, non volevo che le cose si complicassero. Non puoi prendertela con un giocatore se vuole andare via, ma il Napoli non comunicava con i club nei quali sarei voluto andare. Non penso che un giocatore possa essere messo da parte in questo modo per mesi. Non è una bella cosa, no?".
Sei stato escluso da Serie A ed Europa League...
"L'ho scoperto dai mezzi di informazione, mi aspettavo una decisione del genere ma la mancanza di comunicazione dal club non è stata del tutto professionale. Penso di non esser stato trattato nel modo giusto. Altri giocatori della rosa non hanno rinnovato i loro contratti, ma è tutto calmo attorno a loro. Sono stato il goleador del club nelle ultime due stagioni, ho sempre dato il 100%".
Forse è una questione d'onore per il presidente De Laurentiis?
"Abbiamo sempre avuto una buona e normale relazione, il presidente ha le sue idee e non penso si faccia influenzare da ciò che appare sui media".
Sei pronto a parlare con De Laurentiis o Gattuso al tuo ritorno in Italia?
"Non so se cambierà qualcosa rispetto al mio futuro, vedremo. Sono pronto a cooperare".
Vuoi tornare a Napoli?
"Fino all'ultimo giorno di contratto, mi allenerò e giocherò al massimo delle mie possibilità".
Sui tifosi azzurri
Come l'hanno presa i tifosi del Napoli?
"Molti mi fermavano, mi chiedevano come procedesse la vicenda e dove sarei andato a giocare. Nessuna ostilità, zero offese o aggressioni. Sfortunatamente tante parole vengono tradotte male tra Italia e Polonia, molte persone non sanno che tante notizie non sono vere. Le leggono, ci credono e traggono conclusioni".
Il mancato trasferimento dipende dall'ammutinamento dopo Napoli-Salisburgo?
"No".
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