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Malfitano: “Il Napoli non arriverà in Champions League, bisognerà partire da un nuovo progetto”

Malfitano: “Il Napoli non arriverà in Champions League, bisognerà partire da un nuovo progetto”

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Mimmo Malfitano, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “Sono del parere che la gestione familiare può esistere, ma...

Sabrina Uccello

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Mimmo Malfitano, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “Sono del parere che la gestione familiare può esistere, ma laddove esistano anche figure intermedie che facciano da tramite tra squadra e proprietà. Mi sento di assolvere Giuntoli, perché si interessa dell'aspetto tecnico, dei rapporti con i calciatori, ma non credo sia l'unica figura necessaria, ci vuole un manager diverso per questo tipo di ruolo. Ieri sera non ho condiviso i cori contro De Laurentiis. Quando è arrivato Benitez c'era la garanzia per un progetto partito dal 2013, perché se non fosse arrivato lui, quei giocatori che hanno fatto la storia di questo ciclo, non sarebbero mai arrivati al Napoli. A prescindere dalla vacanza di Giuntoli, il Napoli doveva provvedere per tempo per il mercato di gennaio".

Malfitano su Lobotka e il calciomercato del Napoli

Gli azzurri stanno avendo difficoltà a chiudere per Lobotka a causa delle differenze economiche con il Celta Vigo. Malfitano commenta così: "Obiettivamente queste trattative da mercatino rionale, cercando di 'sparagnare', alla fine cosa comporta? Un giocatore che sarebbe potuto essere qui il 1° gennaio, si allunga la trattativa in frivolezze ed è un limite. Qui ci sono società che acquistano adesso per l'anno prossimo. Si è capito che il Napoli in Champions non ci arriverà, quindi bisogna guardare il bilancio. La lotta del Napoli si è ridimensionata sul Cagliari, se guardi agli undici punti in meno alla Roma, diventa anche demotivante. Bisogna arrivare al termine della stagione cercando di limitare i danni in maniera meno dolorosa possibile e provvedere poi ad una rivoluzione. Il presidente dovrà dire pubblicamente che si riparte da un nuovo progetto."